ROMA, 24 FEB - Un mix di sostanze sviluppato alla University of Cincinnati è risultato in grado di fermare uno dei più temuti super-batteri del mondo, lo Pseudomonas aeruginosa che causa pericolose infezioni (su cute, ossa, orecchie, occhi, tratto urinario, polmoni, valvole cardiache etc) in pazienti ospedalizzati per diversi motivi e quindi debilitati e con difese immunitarie indebolite.
Lo rivela uno studio su animali infettati sperimentalmente dal batterio (in diverse sedi anatomiche), i cui risultati sono apparsi sulla rivista PNAS. Pseudomonas aeruginosa è uno dei sei batteri più temuti al mondo (insieme a Enterococcus faecium, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter baumannii, Enterobacter spp) perché è resistente a più di uno degli antibiotici oggi disponibili e quindi è particolarmente pericoloso ad esempio per pazienti complessi con varie malattie e/o ospedalizzati. Gli esperti Usa hanno sviluppato un complesso di più sostanze - chiamato AB569 - in grado di attaccare il batterio su più bersagli molecolari contemporaneamente, di fatto facendolo soccombere nonostante le resistenze agli antibiotici standard di cui il microbo è portatore. "AB569 uccide questi batteri patogeni usando come bersaglio contemporaneamente il suo codice genetico (DNA), o gli enzimi coinvolti nel processo di sintesi delle proteine batteriche, nonché interferendo col suo metabolismo del ferro ed energetico già a concentrazioni non tossiche per le cellule umane" - ha spiegato il coordinatore dello studio Daniel Hassett. "Il preparato è stato testato su topi 'umanizzati' (con cellule umane). I nostri dati mostrano che AB569 è sicuro ed efficace, e potrebbe essere usato per eradicare questi superbatteri", conclude.
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