Da un fungo australiano sviluppato in laboratorio un farmaco sperimentale con forti effetti analgesici, ma che, a differenza degli oppiodi, non dà dipendenza e quindi potrebbe divenire risolutivo per l'epidemia di dipendenza da oppiodi che continua a mietere vittime in Usa.
La molecola - su cui è già stato chiesto un brevetto - è stata sviluppata presso le University of Sydney e Queensland e i dettagli della scoperta sono delineati sulla rivista PNAS. Gli esperti sono partiti da esplorazioni nelle valli della Tasmania, vicino agli estuari su terreni fangosi.
Lì hanno rinvenuto una nuova specie di fungo Penicilium che produce dei 'tetrapeptidi' (molecole fatte di 4 amminoacidi) molto simili strutturalmente alle 'endomorfine', sostanze prodotte naturalmente dal nostro corpo proprio per lenire il dolore.
La struttura di queste molecole estratte dal fungo ha colpito i chimici e i farmacologi coinvolti in questo lavoro proprio per la loro somiglianza agli oppiodi e, a partire da esse, gli esperti hanno sviluppato un farmaco antidolorifico molto potente e promettente perché sembra scevro dal rischio di dare dipendenza.
«Se questa scoperta porterà alla fine allo sviluppo di un nuovo farmaco, questo ridurrà significativamente il rischio di morte per overdose da oppiodi come la codeina», ha concluso l'autore del lavoro Macdonald Christie.
La molecola - su cui è già stato chiesto un brevetto - è stata sviluppata presso le University of Sydney e Queensland e i dettagli della scoperta sono delineati sulla rivista PNAS. Gli esperti sono partiti da esplorazioni nelle valli della Tasmania, vicino agli estuari su terreni fangosi.
Lì hanno rinvenuto una nuova specie di fungo Penicilium che produce dei 'tetrapeptidi' (molecole fatte di 4 amminoacidi) molto simili strutturalmente alle 'endomorfine', sostanze prodotte naturalmente dal nostro corpo proprio per lenire il dolore.
La struttura di queste molecole estratte dal fungo ha colpito i chimici e i farmacologi coinvolti in questo lavoro proprio per la loro somiglianza agli oppiodi e, a partire da esse, gli esperti hanno sviluppato un farmaco antidolorifico molto potente e promettente perché sembra scevro dal rischio di dare dipendenza.
«Se questa scoperta porterà alla fine allo sviluppo di un nuovo farmaco, questo ridurrà significativamente il rischio di morte per overdose da oppiodi come la codeina», ha concluso l'autore del lavoro Macdonald Christie.
https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=20233&titolo=Da-un-fungo-un-antidolorifico-potente-che-non-da-dipendenza