Una dieta troppo ricca di sale aumenta il rischio di sviluppare ipertensione e malattie cardiache, nonché un aumento del rischio di infarto, ictus e insufficienza cardiache.
Uno studio condotto da Zhiming Zhu e colleghi, della terza università militare di Chongqing, ha indagato la possibilità di ridurre il sale nella dieta e sostituirlo con le spezie, valutando anche gli eventuali cambiamenti della pressione arteriosa. Gli studiosi hanno anche valutato se una maggiore consapevolezza sui cibi salati potesse in qualche modo ridurre l’assunzione di sale con la dieta.
Gli studiosi hanno così scoperto che quando i partecipanti non sceglievano piatti piccanti, consumavano una media di 13,4 grammi al giorno di sale. Ma quando desideravano e mangiavano piatti piccanti, l’assunzione media di sale era di soli 10,3 grammi al giorno. La pressione sanguigna sistolica era inferiore di 8 mmHg per le persone amanti degli alimenti piccanti rispetto agli individui con la tolleranza più bassa per spezie. Infine, la pressione arteriosa diastolica era inferiore di 5 mmHg per gli amanti delle spezie.
“Il nostro studio - ha dichiarato Zhiming Zhu autore principale dello studio - dimostra che il piacere per il sapore speziato è un modo efficace per ridurre l’assunzione di sale e la pressione del sangue, non importa il tipo di cibo e la quantità di cibo”.
Tuttavia, gli autori stessi riconoscono che lo studio presenta alcuni limiti. Innanzitutto non trattandosi di un esperimento caso-controllo, non è possibile definire quale sia la spezia migliore da assumere per ridurre il consumo di sale o abbassare la pressione del sangue. Inoltre i ricercatori si sono basati su indagini per determinare i consumi di sale dei partecipanti, ma non hanno condotto indagini più ampie sulla popolazione. Infine, è possibile che i risultati ottenuti su popolazioni cinesi potrebbero non corrispondere in altri gruppi razziali o etnici di altri Paesi del mondo.
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