Gli italiani mangiano decisamente troppo salato: lo fa il 90% degli adulti, l'85% degli ipertesi e il 91% dei bambini tra i 6 e 18 anni.
Siamo ben lontani dai 5 grammi giornalieri raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). In Italia infatti, secondo i dati del ministero, il 95% degli uomini e l'85% delle donne consuma rispettivamente più di 10 e 8 grammi di sale al giorno. Tra gli ipertesi superano i 5 grammi giornalieri oltre il 90% degli uomini e l'80% delle donne, mentre tra i 6 e i 18 anni il 93% dei ragazzi e l'89% delle ragazze consumano rispettivamente 7,4 e 6,7 grammi di sale giornalieri.
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Ridurre gradualmente il sale nelle ricette, preferire spezie ed erbe per insaporire i cibili, risciacquare verdure e legumi in scatola. Sono questi alcuni dei consigli per ridurre il consumo di sale, che non dovrebbe superare i 5 grammi giornalieri. Lo ha ricordato il ministero della Salute, in occasione della Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, che si celebra dal 4 al 10 marzo. L'iniziativa, promossa dalla World Action on Salt & Health (WASH), è stata istituita nel 2005 per migliorare la salute delle popolazioni attraverso la graduale riduzione dell'introito di sodio.
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Una dieta troppo ricca di saleaumenta il rischio di sviluppare ipertensione e malattie cardiache, nonché un aumento del rischio di infarto, ictus e insufficienza cardiache.
Uno studio condotto da Zhiming Zhu e colleghi, della terza università militare di Chongqing, ha indagato la possibilità di ridurre il sale nella dieta e sostituirlo con le spezie, valutando anche gli eventuali cambiamenti della pressione arteriosa. Gli studiosi hanno anche valutato se una maggiore consapevolezza sui cibi salati potesse in qualche modo ridurre l’assunzione di sale con la dieta.
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Variare il cibo, ridurre il consumo di sale, di alcuni oli e grassi, limitare il consumo di zucchero ed evitare l'alcol: sono i cinque suggerimenti che dà l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per affrontare il nuovo anno con una dieta sana, che ci aiuti a combattere le infezioni ed evitare altri problemi di salute, come obesità, diabete, malattie cardiache.
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Un eccessivo consumo di sale può favorire l'insorgere della demenza in quanto influenza la proteina tau, collegata all'Alzheimer. A rilevarlo è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature e condotto da un team della Weill Cornell Medicine di New York che chiarisce il reale motivo alla base di questa associazione.