Un italiano su due non sa cosa sia l'antibiotico-resistenza e solo il 32% la ritiene un problema 'molto' preoccupante. Eppure quasi 9 su 10 ritiene un'emergenza di sanità pubblica le infezioni ospedaliere, causate spesso proprio da batteri resistenti agli antibiotici. A far emergere una scarsa conoscenza su temi legati a salute e sanità è un'indagine svolta da Istituto Piepoli e presentata oggi nel corso di Inventing for Life - Health Summit, un evento organizzato da MSD Italia all'Auditorium di Confindustria che ha riunito clinici, rappresentanti di Istituzioni, Società Scientifiche e associazioni per discutere di innovazione in medicina e delle priorità della sanità.
Non è questa l'unica contraddizione che emerge dall'indagine. Il 97% degli intervistati, infatti, considera importante, per un paziente con tumore, poter usufruire delle nuove terapie. Eppure appena l'8% considera prioritario per il Servizio Sanitario Nazionale garantire l'accesso ai farmaci innovativi in tempi rapidi. In generale comunque, il 29% degli intervistati identifica la ricerca scientifica come priorità sulla quale si dovrebbero concentrare gli sforzi del SSN. Ma sembrano poco consapevoli del fatto che le minacce per la Salute arrivano da diversi fronti: ad esempio, il ritorno in Italia e in Europa di malattie che sembravano sconfitte, come il morbillo, conseguenza del calo della copertura vaccinale. Solo il 2% ritiene necessario infatti investire in ricerca su malattie infettive e solo un altro 2% in prevenzione vaccinale.
Non è questa l'unica contraddizione che emerge dall'indagine. Il 97% degli intervistati, infatti, considera importante, per un paziente con tumore, poter usufruire delle nuove terapie. Eppure appena l'8% considera prioritario per il Servizio Sanitario Nazionale garantire l'accesso ai farmaci innovativi in tempi rapidi. In generale comunque, il 29% degli intervistati identifica la ricerca scientifica come priorità sulla quale si dovrebbero concentrare gli sforzi del SSN. Ma sembrano poco consapevoli del fatto che le minacce per la Salute arrivano da diversi fronti: ad esempio, il ritorno in Italia e in Europa di malattie che sembravano sconfitte, come il morbillo, conseguenza del calo della copertura vaccinale. Solo il 2% ritiene necessario infatti investire in ricerca su malattie infettive e solo un altro 2% in prevenzione vaccinale.