La pressione alta in gravidanza (una complicanza detta pre-eclampsia che riguarda il 3-5% delle gestanti) triplica il rischio di demenza per la donna negli anni a venire, in particolare di demenza vascolare. Lo rivela uno studio condotto da Heather Boyd, del dipartimento di Epidemiologia dell'istituto Statens Serum a Copenaghen e pubblicato sul British Medical Journal.
In passato si era trovata un'associazione tra pre-eclampsia e comparsa di declino cognitivo ma senza risultati definitivi. In questo maxi-studio, che ha coinvolto oltre 1,1 milioni di donne che hanno dato alla luce uno o più figli tra 1978 e 2015, è emerso che vi sono 1,44 casi di demenza vascolare ogni 100 mila donne tra coloro che hanno sofferto di pre-eclampsia in gravidanza contro 0,47 casi ogni 100 mila donne che non hanno avuto il problema in dolce attesa.
Significa che il rischio di demenza vascolare è triplicato in caso di pre-eclampsia. Se i risultati di questo studio saranno confermati potrebbe divenire opportuno inserire in programmi di prevenzione stretta (con un controllo accurato di pressione, glicemia e colesterolo) donne che hanno sofferto di pre-eclampsia in gravidanza.
In passato si era trovata un'associazione tra pre-eclampsia e comparsa di declino cognitivo ma senza risultati definitivi. In questo maxi-studio, che ha coinvolto oltre 1,1 milioni di donne che hanno dato alla luce uno o più figli tra 1978 e 2015, è emerso che vi sono 1,44 casi di demenza vascolare ogni 100 mila donne tra coloro che hanno sofferto di pre-eclampsia in gravidanza contro 0,47 casi ogni 100 mila donne che non hanno avuto il problema in dolce attesa.
Significa che il rischio di demenza vascolare è triplicato in caso di pre-eclampsia. Se i risultati di questo studio saranno confermati potrebbe divenire opportuno inserire in programmi di prevenzione stretta (con un controllo accurato di pressione, glicemia e colesterolo) donne che hanno sofferto di pre-eclampsia in gravidanza.
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=18014&titolo=Pressione-alta-in-gravidanza-triplica-il-rischio-di-demenza