Il paziente oncologico che assume integratori alimentari, ritenendo così di ridurre gli effetti collaterali della patologia di cui è affetto, nel 60 per cento dei casi non dichiara questo suo comportamento ai medici che lo curano.
Lo rivela il progetto di ricerca Target-Vig, il primo in Italia nel suo ambito, condotto dal pool della Farmacia del Cro di Aviano (Pordenone) coordinato da Paolo Baldo. Nella ricerca si sottolinea che l'utilizzo di tali integratori, oltre ad avere efficacia scientifica molto scarsa, presenta rischi, poiché una incauta interazione può talvolta causare inefficacia terapeutica o perfino innescare effetti tossici e/o collaterali. Sono tali le "evidenze - commenta Baldo - da persuadere la direzione a istituire, nel Day Hospital, un servizio permanente a disposizione di pazienti e professionisti sanitari, unico in Italia, in cui il farmacista controlla e verifica che non vi siano interazioni dannose tra farmaci o altri prodotti assunti autonomamente, spesso senza darne comunicazione al medico".
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=16708&titolo=Integratori-in-oncologia,-dal-Cro-di-Aviano-(Pn)-iniziativa