Dopo l'immunizzazione di massa di oltre 700mila bambini, le autorità filippine hanno sospeso il programma di vaccinazione contro la dengue. La decisione è stata presa in seguito alle dichiarazioni dell'azienda farmaceutica Sanofi, produttrice del vaccino Dengvaxia, unico sinora approvato contro la malattia di Dengue.
La casa farmaceutica francese ha riferito in una nota che, secondo gli ultimi dati di efficacia e sicurezza, il vaccino offre una protezione duratura e efficace in quei soggetti che avevano già contratto l’infezione in precedenza, mentre, sul lungo termine, sono stati segnalati casi di malattia più grave tra chi non era mai entrato in contatto col virus prima della vaccinazione.
A spingere il Governo dell’arcipelago asiatico a sospendere il programma di vaccinazioni e ad avviare le indagini su una possibile truffa sanitaria è stata anche la notizia di tre morti sospette di bambini nell'isola di Luzon, nelle Filippine.
La segnalazione delle morti arriva dalla organizzazione non governativa Volunteers Against Crime and Corruption, che ha avanzato il sospetto di un legame con il vaccino Dengvaxia, somministrato nell’aprile del 2016. I decessi sarebbero avvenuti infatti a causa di una nuova e grave infezione del virus della malattia di dengue.
La dengue è una malattia tropicale trasmessa dalle zanzare. Sebbene non sia grave come la malaria, si sta diffondendo rapidamente in molte parti del mondo, uccidendo circa 20.000 persone all'anno e contagiandone centinaia di milioni.
Il Dipartimento di Giustizia lunedì ha ordinato al National Bureau of Investigation - l’ente incaricato dal Governo filippino di far luce sulla questione – di esaminare "il presunto pericolo per la salute pubblica e se le prove lo giustificano, di presentare adeguate accuse al riguardo".
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