I contraccettivi ormonali aumenterebbero il rischio di ictus nelle giovani donne che soffrono di emicrania. A evidenziarlo è uno studio coordinato da Simona Sacco, dell’Università dell’Aquila, e pubblicato sul Journal of Headache and Pain.
I ricercatori italiani hanno preso in considerazione studi su emicrania, ictus ischemico e uso di contraccettivi ormonali. Analizzando 48 review e linee guida, tre metanalisi e 12 studi osservazionali, Sacco e colleghi hanno definito 13 punti rilevanti, di cui quattro particolarmente importanti. Secondo i ricercatori, prima di prescrivere contraccettivi ormonali, bisognerebbe valutare se la donna soffre di emicrania, con o senza aura, con quale frequenza e se presenta o meno eventuali fattori di rischio vascolare.
Pertanto sarebbe necessario utilizzare strumenti diagnostici specifici per capire anche i sottotipi di emicrania. Inoltre, bisognerebbe considerare il tipo di contraccezione ormonale da scegliere, nonché l’influenza di questo sul rischio ischemico. Nelle donne che soffrono di emicrania con aura, di conseguenza, si dovrebbero usare contraccettivi non ormonali o solo con progestinici.
“Mentre l’emicrania e l’uso dei contraccettivi sono molto comuni, il rischio di ictus nelle giovani donne è piuttosto basso”, ha commentato Simona Sacco. “Il rischio può essere evitato semplicemente scegliendo la contraccezione più sicura tra le molte opzioni esistenti. Molte domande su questo argomento restano comunque senza risposta: per questo abbiamo bisogno di studi sperimentali che aiutino a capire il collegamento tra emicrania, ictus e contraccettivi”.
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