Con l'aumento generalizzato dei casi di Covid in Europa comincia a scarseggiare il Remdesivir, il farmaco messo a punto dall'azienda statunitense Gilead che è uno dei due approvati anche in Ue contro il virus. Lo afferma il Guardian, che segnala carenze in Gran Bretagna, Repubblica Ceca e Olanda.
In Italia, afferma però l'Aifa all'Ansa, il problema non si è manifestato. Lo scorso luglio l'amministrazione statunitense ha acquistato 500mila dosi del farmaco, che è stato usato anche per il presidente Usa Donald Trump, mentre l'Unione Europea ne aveva prenotate 30mila dosi. In Gran Bretagna, riferisce il quotidiano, è stato chiesto ai medici di razionarlo, mentre l'Olanda ha segnalato di aver esaurito le scorte. Al momento nel nostro Paese, fa sapere l'Aifa, il problema non si è presentato. Il farmaco al momento risulta disponibile nel quantitativo necessario a soddisfare i bisogni tuttavia, in considerazione dell'aumento dei casi verificatosi nelle ultime settimane e della scarsità del farmaco sul mercato internazionale, è possibile che si verifichino carenze e ritardi nei prossimi giorni. Il problema di una eventuale carenza di Remdesivir sarà superato entro metà ottobre, con l'arrivo delle dosi acquistate a livello centralizzato nella Unione europea". L'azienda, riporta sempre il Guardian, ha ribadito di aver aumentato la produzione del Remdesivir, un antivirale inizialmente sviluppato per Ebola, già dallo scorso gennaio, e che da ottobre dovrebbe avere una produzione sufficiente a soddisfare la domanda mondiale.
https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=21780&titolo=Coronavirus,-prime-carenze-Remdesivir-in-Ue-Aifa-rassicura