L’assunzione di medicinali a base di montelukast può manifestare effetti indesiderati di tipo neuropsichiatrico. A segnalarlo è l’Agenzia Italiana del Farmaco. Federfarma, in una circolare, richiama l’attenzione dei medici e dei farmacisti su tali effetti indesiderati segnalando che sono noti e menzionati nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (Rcp) delle specialità a base di montelukast. "Questi effetti indesiderati scompaiono generalmente dopo la sospensione del trattamento. Ciononostante sono stati riportati dei casi nei quali gli effetti neuropsichiatrici osservati non sono stati prontamente collegati all’uso di montelukast, con conseguente ritardo nella rivalutazione della prosecuzione o meno del trattamento con montelukast", si legge nella nota Aifa. Motivo per cui la possibilità di questi effetti indesiderati deve essere comunicata ai pazienti e/o ai genitori/caregiver.
Nella nota dell’Aifa si precisa, inoltre, che "i pazienti e/o genitori/caregiver devono essere istruiti sulla necessità di informare prontamente il proprio medico o il medico della persona che si sta assistendo in caso di: cambiamenti nel comportamento e nell’umore, compresi alterazione dell’attività onirica inclusi incubi, insonnia, sonnambulismo, ansia, agitazione comprendente comportamento aggressivo o ostilità, depressione, iperattività psicomotoria (comprendente irritabilità, irrequietezza, tremore)”. In caso di “alterazione dell’attenzione, compromissione della memoria, tic, allucinazioni, disorientamento, pensieri e comportamento suicida (propensione al suicidio), sintomi ossessivo- compulsivi e disfemia".
Se dovessero verificarsi tali disturbi, "i medici prescrittori devono valutare attentamente i rischi e i benefici relativi al proseguimento del trattamento con montelukast. I casi vanno valutati singolarmente ed è responsabilità del prescrittore valutare se proseguire il trattamento".
Federfarma ricorda, infine, che gli operatori sanitari sono tenuti a segnalare qualsiasi reazione avversa associata all’uso di montelukast in conformità con il sistema nazionale di segnalazione spontanea, direttamente online sul sito http://www.vigifarmaco.it o seguendo le istruzioni al link https:/www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
Nella nota dell’Aifa si precisa, inoltre, che "i pazienti e/o genitori/caregiver devono essere istruiti sulla necessità di informare prontamente il proprio medico o il medico della persona che si sta assistendo in caso di: cambiamenti nel comportamento e nell’umore, compresi alterazione dell’attività onirica inclusi incubi, insonnia, sonnambulismo, ansia, agitazione comprendente comportamento aggressivo o ostilità, depressione, iperattività psicomotoria (comprendente irritabilità, irrequietezza, tremore)”. In caso di “alterazione dell’attenzione, compromissione della memoria, tic, allucinazioni, disorientamento, pensieri e comportamento suicida (propensione al suicidio), sintomi ossessivo- compulsivi e disfemia".
Se dovessero verificarsi tali disturbi, "i medici prescrittori devono valutare attentamente i rischi e i benefici relativi al proseguimento del trattamento con montelukast. I casi vanno valutati singolarmente ed è responsabilità del prescrittore valutare se proseguire il trattamento".
Federfarma ricorda, infine, che gli operatori sanitari sono tenuti a segnalare qualsiasi reazione avversa associata all’uso di montelukast in conformità con il sistema nazionale di segnalazione spontanea, direttamente online sul sito http://www.vigifarmaco.it o seguendo le istruzioni al link https:/www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=21493&titolo=Farmaci-a-base-di-Montelukast,-Aifa-rischio-insorgenza-effe