Identificare e misurare i componenti del batterio responsabile della tubercolosi direttamente dalle urine dei pazienti malati. E' questo il risultato del lavoro "Urine lipoarabinomannan (LAM) glycan in HIV negative patients with pulmonary tuberculosis correlates with disease severity" pubblicato oggi sulla rivista Science Translational Medicine. Lo studio è frutto di una collaborazione internazionale fra l'Istituto Superiore di Sanità, la George Mason University e altre istituzioni in USA, Australia, Perù e UK.

Ogni ora a 30 persone in Europa viene diagnosticata la tubercolosi, che rimane una delle principali minacce di salute, nonostante il calo complessivo del numero di malati, sceso del 34% nel 2017 rispetto al 2008. A segnalarlo è l'ultimo rapporto del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc).