Una
terapia poco invasiva permette di ridurre il
tumore alla
prostata ad uno stadio in cui si può evitare la terapia a favore della sorveglianza attiva, oltre che di eliminarlo se preso in fase iniziale. La
chirurgia focale sta per arrivare in Italia in alcuni centri specializzati, hanno annunciato gli esperti della Società Italiana di Urologia (Siu) durante il congresso nazionale a Riccione.
Oltre all'asportazione immediata del tumore, la metodica è in grado di ridurre in modo significativo il successivo sviluppo di tumori di grado superiore, permettendo a molti pazienti di passare a un trattamento curativo (terapia chirurgica radicale o radioterapia) in percentuali più che dimezzate rispetto alla sorveglianza attiva, sia nel breve sia nel lungo termine.