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morbillo

Il morbillo (dal latino morbus, malattia) è una malattia infettiva esantematica altamente contagiosa causata da un virus, il Paramyxovirus del genere Morbillivirus.

Il morbillo provoca principalmente un’eruzione cutanea simile a quelle della rosolia o della scarlattina, che il più delle volte si risolve spontaneamente ma che può, in casi relativamente rari, portare alla morte, perdita della vista, perdita dell'udito, danni cerebrali permanenti. I segni e sintomi iniziali di solito includono febbre, spesso superiore a 40 °C, tosse, naso che cola e occhi rossi. Due o tre giorni dopo l'inizio dei sintomi, piccole macchie bianche possono formarsi all'interno della bocca, note come macchie di Köplik. Un rash cutaneo rosso e che di solito inizia sul viso e poi si diffonde al resto del corpo, esordisce tipicamente da tre a cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi. I sintomi si sviluppano solitamente in 10-12 giorni dopo l'esposizione ad una persona infetta e si protraggono per 7-10 giorni. Le complicanze si verificano in circa il 30% dei casi, nei bambini inferiori a 5 anni di vita, e possono includere, tra le altre, diarrea (8%), otite (7%), polmonite (6%), encefalite (0,1%). La malattia è responsabile di un numero di morti che va dalle 30 alle 100 ogni 100.000 persone infette e, solitamente, per superinfezioni batteriche. La rosolia (morbillo tedesco) e il morbillo sono malattie diverse.

Il morbillo è una malattia che si diffonde facilmente per via aerea, soprattutto attraverso i colpi di tosse e gli starnuti delle persone infette. Può anche essere diffuso attraverso il contatto con la saliva o le secrezioni nasali. Nove persone su dieci che non sono immuni e condividono lo spazio in cui vivono con una persona infetta, saranno contagiate. Le persone sono infettive da quattro giorni prima a quattro giorni dopo l'inizio del rash.

Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita.

  • Criminali, caccia agli untori e reato di "leso vaccinismo"

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    vaccinazioni

    Quando si racconta una storia - anche di un periodo breve e recente - si ritrovano parole che sono state dominanti e hanno avuto un ruolo non indifferente nel momento delle decisioni e nell'orientamento della pubblica opinione. Sui vaccini i termini tra i più usati sono allarmismo, prevenzione, emergenza, paura, bufale, complotto, immunità di gregge, criminali, assassini, caccia alle streghe, untori, ignoranti... Declinarle una per una, rispetto all'utilizzo che ne è stato fatto, richiederebbe molto tempo e troppo spazio. Anche perché ne bastano davvero poche - spesso intrecciate tra di loro - per descrivere il "clima" del Paese, quello che è avvenuto e ancora accade in Italia.

    Prendiamo "allarmismo": è forse la più utilizzata, e al tempo stesso, la più forzata rispetto al suo vero significato. Tralasciando i vari allarmismi sulle inesistenti e fantomatiche pandemie di anni fa - che care ci sono costate, economicamente - nel periodo recente la parola si è associata alla meningite, che per parecchi mesi è stata dominante sulle prime pagine dei giornali e nei titoli di testa dei telegiornali. Non v'è dubbio alcuno che questa malattia sia pericolosa e terrorizzante, a causa dell'alta incidenza di mortalità. E sappiamo anche che a volte i mass media inzuppano il pane nel dolore e nella paura, perché scatenano interesse, coinvolgimento, lettura. Ma la realtà ci dice che troppo spesso sono proprio le fonti dei giornalisti a dare informazioni "sballate" e fuorvianti.

  • In Europa nel 2017 14500 casi morbillo, il triplo del 2016

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    Nel 2017 in Europa ci sono stati quasi 14500 casi di morbillo, tre volte quelli dell'anno precedente, con 30 morti. A fare il riepilogo, sulla base dei dati del sistema di sorveglianza Tessy, è il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc), secondo cui Romania e Italia sono ai primi due posti in entrambe le 'classifiche'.
  • L'antibiotico resistenza fa strage in Italia, ma si parla solo di morbillo e vaccini

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    batteri

    A causa delle infezioni dovute alla resistenza agli antibioticiin Europa muoiono in un anno trentamila persone e, solo in Italia, i morti sono diecimila. È una vera e propria strage silenziosa, perché evidentemente nel nostro Paese non fa notizia, quella dei decessi causati da un uso eccessivo e inappropriato degli antibiotici, fenomeno che rappresenta oggi un'emergenza mondiale.

  • La “crociata” pro e contro le vaccinazioni

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    Prof. Dott. Giulio Tarro   Phd MDProf. Dott. Giulio Tarro Phd MD

    Premetto che è difficile, esporre alcune considerazioni sulle vaccinazioni evitando di “schierarsi” ’per l’uno o ’per l’altro dei “fronti” opposti, soprattutto dopo le dichiarazioni, davvero improvvide, su fantomatiche epidemie di “centinaia di morti da morbillo” che si sarebbero verificate negli anni passati in Inghilterra. Proverò a farlo cercando di evitare quell’aurea di “sacralità” con la quale spesso si ammantano non pochi scienziati e accademici nella illusione di mettere a tacere alcune certamente legittime considerazioni.

  • Ma la legge sui vaccini è piena di contraddizioni

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    vaccinazioni

    Come anche i più sprovveduti potevano facilmente immaginare, la Corte Costituzionale ha sentenziato che il decreto che impone le vaccinazioni obbligatorie a scuola è legittimo. Era una risposta prevedibile, e anche gli avvocati della Regione Veneto - il ricorrente - dopo il confronto avvenuto ieri tra le parti - l’altra è l’Avvocatura dello Stato - non ponevano molta fiducia in un esito positivo della loro istanza. Che però ha fatto emergere le tante contraddizioni di una normativa che restano comunque senza risposta.

    Ma intanto va detto che sarebbe miope gridare al complotto governo/Consulta e che ha poco senso indignarsi. Forse sarebbe meglio domandarsi se non è stata posta troppa fiducia nel ricorso della Regione Veneto sulla incostituzionalità del decreto sui vaccini presentato dal governo il 7 giugno scorso e trasformato in legge il 28 luglio. Così come hanno riposto troppa fiducia alcuni esperti della materia, come il giurista Paolo Maddalena, ex vice presidente della Consulta, il quale ha appoggiato con forza la tesi della incostituzionalità. Poco sostenibile, a mio modesto parere di osservatore, come ho scritto e ripetuto più volte sui vari social.

  • morbillo

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    Il morbillo (dal latino morbus, malattia) è una malattia infettiva esantematica altamente contagiosa causata da un virus, il Paramyxovirus del genere Morbillivirus.

    Il morbillo provoca principalmente un’eruzione cutanea simile a quelle della rosolia o della scarlattina, che il più delle volte si risolve spontaneamente ma che può, in casi relativamente rari, portare alla morte, perdita della vista, perdita dell'udito, danni cerebrali permanenti. I segni e sintomi iniziali di solito includono febbre, spesso superiore a 40 °C, tosse, naso che cola e occhi rossi. Due o tre giorni dopo l'inizio dei sintomi, piccole macchie bianche possono formarsi all'interno della bocca, note come macchie di Köplik. Un rash cutaneo rosso e che di solito inizia sul viso e poi si diffonde al resto del corpo, esordisce tipicamente da tre a cinque giorni dopo l'inizio dei sintomi. I sintomi si sviluppano solitamente in 10-12 giorni dopo l'esposizione ad una persona infetta e si protraggono per 7-10 giorni. Le complicanze si verificano in circa il 30% dei casi, nei bambini inferiori a 5 anni di vita, e possono includere, tra le altre, diarrea (8%), otite (7%), polmonite (6%), encefalite (0,1%). La malattia è responsabile di un numero di morti che va dalle 30 alle 100 ogni 100.000 persone infette e, solitamente, per superinfezioni batteriche. La rosolia (morbillo tedesco) e il morbillo sono malattie diverse.

    Il morbillo è una malattia che si diffonde facilmente per via aerea, soprattutto attraverso i colpi di tosse e gli starnuti delle persone infette. Può anche essere diffuso attraverso il contatto con la saliva o le secrezioni nasali. Nove persone su dieci che non sono immuni e condividono lo spazio in cui vivono con una persona infetta, saranno contagiate. Le persone sono infettive da quattro giorni prima a quattro giorni dopo l'inizio del rash.

    Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita.

  • Morbillo a Bari, l'Ordine Nazionale dei Biologi: “Procurato allarme... a mezzo stampa”

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    “Appare evidente come sia gli articoli dei quotidiani sia i servizi della televisione di stato tendano a procurare un allarme presso la popolazione a dir poco privo di un qualunque fondamento”. Lo afferma l'Ordine Nazionale dei Biologi in un articolo in cui commenta la notizia diffusa da “La Gazzetta del Mezzogiorno” e da altri organi di stampa di una “epidemia di morbillo” comunicando che ci sarebbero 8 casi già accertati nell’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari. Nei vari servizi viene ribadito che il “contagio” potrebbe essere stato innescato da una bambina non vaccinata figlia di genitori “no-vax”.

    A stretto giro, tuttavia, è arrivata la precisazione di Cinzia Germinario, responsabile dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia, secondo cui non ci sarebbe “nessun allarme epidemia di morbillo in Puglia”. “Basta il ricovero di un bambino, come accaduto in questo caso, per innescare una normale catena di contagio tra i non vaccinati perché il morbillo è una patologia altamente contagiosa” ha proseguito assicurando che “la situazione non è preoccupante”.

  • Morbillo: in Germania proposte multe per chi non vaccina

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    Multe fino a a 2500 euro per i genitori che non possono provare che i loro bambini siano stati vaccinati contro il morbillo in Germania. Questa la proposta del ministro della Salute tedesco Jens Spahn, secondo quanto riportato un'intervista al giornale Bild am Sonntag.
  • Morbillo: un caso di allarmi, smentite e propaganda

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    Epidemia o falso allarme? Situazione fuori controllo o normalità? Si rincorrono e smentiscono tra loro le dichiarazioni in merito agli otto casi di morbillo individuati a Bari, sui quali sono ormai stati spesi fiumi di parole. Del resto, come lasciarsi scappare l'ennesima occasione per fare propaganda sui vaccini e sostenere l'assoluta necessità dell'obbligo vaccinale?

  • Oms, nel 2016 meno di 100mila morti per morbillo nel mondo

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    Nel 2016 per la prima volta il numero di morti per morbillo nel mondo è sceso sotto i 100mila. Lo afferma un rapporto dell'Oms, secondo cui però l'obiettivo di eliminazione del virus è ancora lontano, con quasi 21 milioni di bambini che non vengono vaccinati. La stima degli esperti è che ci siano stati 90mila morti lo scorso anno, un calo dell'84% rispetto ai 550mila del 2000. «Poter salvare una media di 1,3 milioni di vite all'anno grazie al vaccino è un progresso incredibile» afferma Robert Linkins, della Measles and Rubella Initiative (MR&I) «e ci fa pensare che un mondo libero dal virus sia possibile, forse anche probabile, nel prossimo futuro».

  • Oms, nel 2017 in Europa +400% casi di morbillo

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    Nel 2017 il morbillo ha ucciso 35 persone e ne ha colpite 21.315, cioè il 400% in più rispetto al 2016, in cui invece era stato segnato un 'record' al ribasso con 5273 casi. Quindici i paesi teatro delle epidemie più consistenti, di cui i primi tre sono stati Romania, Italia e Ucraina. Lo segnala l'ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in occasione dell'incontro tra i ministri della Salute europei in Montenegro.
  • Qual è la storia del vaccino contro il morbillo in America?

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    vaccini

    Nel 1963 furono concessi in licenza i primi due vaccini contro il morbillo, entrambi contenenti il ​​ceppo Edmonston B, isolato da John Enders nel 1954, nello specifico il Rubeovax, un vaccino a virus vivo attenuato prodotto dalla Merck, e il Pfizer-Vax Measles-K, un vaccino a virus inattivato, prodotto appunto dalla Pfizer (1).

    Al momento della sua approvazione, una singola dose di Rubeovaxera in grado di prevenire il morbillo al 95%, e la copertura durava almeno 3 anni e 8 mesi. Tuttavia però, dal 30% al 40% dei bambini a cui fu inoculato, manifestavano febbre sopra i 39 C° a partire dal sesto giorno dalla vaccinazione con una durata da 2 a 5 giorni e, dal 30% al 60% sviluppavano anche "un'eruzione da morbillo modificata" (modified measles rash) (2) e, proprio causa dell'elevato numero di effetti collaterali, i funzionari della sanità pubblica e quelli della Merck raccomandarono allora il Rubeovax e l'immunoglobulina del morbillo in co-somministrazione, per ridurre significativamente le reazioni avverse (3-4).

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