All’agricolturache usa pesticidi, diserbanti e fertilizzanti sintetici va la quasi totalità delle sovvenzioni mentre al biologico, che copre quasi il 15% delle superfici agricole italiane, va meno del 3% dei finanziamenti europei e nazionali. A denunciarlo è il Rapporto “Cambia la Terra. Così l’agricoltura convenzionale inquina l’economia (oltre che il Pianeta)” presentato alla Festa del BIO che si tiene a Bologna in occasione del SANA, la fiera del biologico italiano. Cambia la terra – No ai pesticidi, sì al biologico è un progetto di informazione e sensibilizzazione voluto da FederBio con Isde- Medici per l’ambiente, Legambiente, Lipu e WWF.
“Anche senza tirare in causa i costi consistenti che l’utilizzo della chimica di sintesi e quindi l’inquinamento provocano sulla nostra salute e su quella dell’ambiente – affermano i promotori del Rapporto – è evidente che si tratta di una palese inversione della regola 'chi inquina paga'”.
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L'agricoltura biologica potrebbe contribuire ad un sistema alimentare globale sostenibile: potrebbe riuscire a sfamare tutti sulla Terra, oltre che essere più salutare e in grado di ridurre le emissioni di gas serra.
Uno scenario possibile se l'agricoltura biologica sarà combinata con altre misure, in primis la riduzione del consumo di carne e degli sprechi alimentari. È questa la conclusione cui giunge uno studio guidato dall'Istituto di ricerca svizzero sull'agricoltura bio (FiBL) e pubblicato sulla rivista Nature.