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SANITÀ

Visite specialistiche, cittadini ‘ostaggio’ del privato che vince sui tempi d’attesa

Scritto da CYBERMED NEWS
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I tempi di attesa per una visita specialistica o un esame nella sanità pubblica sono aumentati in media tra 20 e 27 giorni in 3 anni. Lo indicano i dati dell'Osservatorio su tempi di attesa e costi delle prestazioni sanitarie, commissionato da Funzione Pubblica Cgil e realizzato dal C.R.E.A. Sanità in 4 regioni.


Emerge, ad esempio, che dal 2014 a oggi l'attesa per una visita oculistica nel pubblico è aumentata da 61 giorni a 88 (+ 26 giorni) e quella per una visita ortopedica da 36 giorni a 56 (+20 giorni). Dal report, che ha preso in considerazione 11 prestazioni senza esplicita indicazione di urgenza, è emerso chiaramente quanto i cittadini da tempo lamentano, ovvero che le liste d'attesa nella sanità pubblica sono estremamente lunghe. Si va, ad esempio, da 22,6 giorni per una radiografia a una mano o una caviglia a 96,2 per una colonscopia. Le stesse prestazioni, se effettuate in intramoenia, registrano invece attese, rispettivamente, di 4,4 e 6,7 giorni, e nel privato di 3,3 e 10,2 giorni.

I dati rafforzano le preoccupazioni emerse da precedenti ricerche. Di fatto, sottolinea Federico Spandonaro, direttore di Crea Sanità, "la tempestività di accesso sembra una condizione garantita dal Servizio Sanitario Nazionale solo per le prestazioni urgenti. Mentre diventa di fatto un 'servizio a pagamento' nei casi restanti, che sono prevalenti numericamente". L'analisi, commenta Serena Sorrentino, segretaria generale FP Cgil, ci consegna, "una situazione in cui il Ssn continua ad arretrare, soccombendo alla concorrenza del privato".
 

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