POLITICA SANITARIA

Il presidente della Fofi, Andrea Mandelli, intervenuto nella trasmissione “Il caffè di Federfarma” ha tracciato la rotta che le farmacie dovranno seguire da qui in avanti soprattutto in funzione della nuova legislatura. Mandelli, infatti, è anche candidato con Forza Italia alle politiche del 4 marzo nel collegio Uninominale LOMBARDIA 1 – 05 (Monza) e sarà al contempo capolista nel collegio Plurinominale omonimo (Seregno, Monza e Gorgonzola). “Credo che la Federazione degli Ordini sia stata la prima, nel 2006, dopo le lenzuolate di Bersani - precisa - che abbia individuato un ruolo diverso per la professione. Sono contento che, dopo tutti questi anni, ciò che abbiamo scritto stia diventando piano piano realtà e sempre di più ci si convinca che le scelte di allora siano le scelte giuste per il futuro. Siamo assolutamente convinti che la farmacia abbia un ruolo centrale nel futuro della nostra sanità, proprio perché bisogna deospedalizzare, bisogna tornare sul territorio e stringere un rapporto ancora più stretto con il cittadino”.

Mandelli avverte di essere favorevole a ripartire “da quella legge sulla Farmacia dei Servizi firmata da Silvio Berlusconi che ha dato il là a questo cambiamento paradigmatico della professione e siamo favorevolissimi ad implementarla partendo dai 36 milioni di euro che la finanzieranno”. E anche rispetto ai territori, Mandelli precisa di essere favorevole ad una pianificazione della distribuzione delle attività, purché fatta in maniera intelligente e che renda ben radicata la farmacia rispetto al numero di cittadini presenti. “Una certezza è quella sull’importanza del farmacista nell'aderenza alle terapie: vantaggio non solo per il paziente ma anche per i conti dello Stato. La farmacia deve diventare presidio di prossimità indispensabile perché siamo convinti che questa sia una risposta anche per la sostenibilità del sistema”. Ma è sull’ingresso dei capitali in farmacia che Mandelli è più incisivo. “Purtroppo è chiaro che la Legge sulla Concorrenza in realtà è un’apertura agli oligopoli. Posso dire che così com’è il provvedimento ci porta verso una fase in cui sarà difficile non avere una concentrazione di interessi. Sono però anche convinto che i farmacisti abbiano quell'autorevolezza e quella competenza per continuare a fare il loro lavoro a testa alta e schiena dritta”, ha aggiunto Mandelli.