Un piano straordinario di investimenti per far fronte all'obsolescenza di molte strutture sanitarie e un sistema di governance che renda più uniforme la qualità della sanità in Italia. Sono due delle proposte della Commissione Igiene e Sanità del Senato nella relazione conclusiva sull'indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.
Approvata mercoledì sera, la relazione, dipinge "un sistema sanitario in sofferenza" e "non più in grado di sopportare ulteriori restrizioni finanziarie, pena un ulteriore peggioramento della risposta ai bisogni di salute dei cittadini e un deterioramento delle condizioni di lavoro degli operatori". Frutto di oltre quattro anni di lavoro e di numerose audizioni con tutti i protagonisti del settore, il documento, che fa espresso riferimento alla necessaria "garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità", passa al setaccio pregi e virtù della sanità italiana.
Quello che emerge è un "sistema eccellente" nonostante "i livelli di spesa inferiori rispetto ai maggiori Paesi europei", la "elevata età media dei dipendenti" e la "diseguaglianze registrate nelle condizioni di accesso ai servizi sanitari fra le categorie più deboli e nelle Regioni più in difficoltà". Pone inoltre l'attenzione sul fatto che "la sostenibilità del sistema sanitario è prima di tutto un problema culturale e politico", mentre "troppo spesso la salute e la spesa per la salute è stata considerata solo un tema di sanità, dimenticando gli impatti sul sistema economico e produttivo del Paese".
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