Il tema delle vaccinazioni continua a far discutere. Questa volta sul banco degli imputati è la decisione di alcune Regioni di estendere l’obbligo alla profilassi, già prevista con la recente legge per i ragazzi da 0 a 16 anni, agli operatori sanitari e scolastici.
La prima a muoversi in questa direzione è stata l'Emilia Romagna. Già nei mesi scorsi l'assessore alla Salute, Sergio Venturi, aveva rilasciato dichiarazioni in questo senso ma se fino ad oggi restava un’ipotesi, ora la decisione viene messa nero su bianco. Il concetto di fondo è che senza avere le vaccinazioni obbligatorie, gli operatori non potranno lavorare in reparti ad "alto rischio" come ematologia, trapianti, neonatologia, ostetricia, pediatria, malattie infettive, pronto soccorso e rianimazione. Nessun obbligo né licenziamento, ma questi verranno spostati ad altre mansioni "equivalenti o, in difetto, inferiori". Certo è che dopo l’Emilia Romagna, anche altre Regioni hanno deciso di andare in questa direzione. Lazio e Lombardia, per esempio, hanno sollecitato le Asl affinché invitino gli operatori a sottoporsi alle vaccinazioni gratuite. Dal Piemonte, invece, l'assessore alla Salute Antonino Saitta, pur apprezzando la scelta fatta dall'Emilia Romagna, auspica su questo tema un intervento nazionale.
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=16159&titolo=Vaccinazioni,-le-Regioni-le-chiedono-anche-per-gli-operatori