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E’ stato prorogato di un anno l’accordo per la dpc tra Asl di Bolzano, Federfarma e Assofarm che avrebbe dovuto scadere a fine anno. Sottoscritta nei giorni scorsi, l’intesa conferma in blocco le condizioni vigenti: 6,30 euro al netto dell’iva e al lordo del compenso al grossista per le farmacie urbane e 6,90 euro per le rurali, nell’ambito di una dpc che comprende tutti i farmaci del Pht (Allegato 1) più i Nuovi anticoagulanti orali (Nao). A insistere per la proroga dell’accordo (firmato nella primavera del 2015) sarebbe stata soprattutto l’Azienda sanitaria locale, nella consapevolezza che l’approssimarsi delle elezioni provinciali, in programma nell’autunno del 2018, scoraggiano dal prendere ora impegni di lunga durata.
«L’accordo-ponte è una soluzione soddisfacente» commenta il presidente di Federfarma Bolzano, Matteo Bonvicini «anche perché in questo anno dovrebbe arrivare il rinnovo della Convenzione nazionale, nell’ambito del quale si sta discutendo di armonizzazione degli accordi territoriali sulla dpc». All’Asl, invece, il rinvio serve per tornare alla carica dopo le elezioni con la richiesta di tagli ai compensi delle farmacie. «Ce lo aspettiamo ma sarebbe una richiesta illogica» è la replica di Bonvicini «il problema in provincia di Bolzano non è la spesa territoriale, che si aggira sui 100 euro procapite, ma quella ospedaliera, che supera i 110 euro procapite. E’ uno squilibrio abnorme che va riassorbito».
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=16040&titolo=Bolzano,-rinnovo-ponte-per-l%92accordo-sulla-dpc-in-scadenza-a
