Compresse troppo grandi da deglutire, tante medicine da tenere a mente e assumere nell'arco della giornata e la noia di ripetere sempre gli stessi gesti: così finisce che tanti anziani, praticamente il 40%, spezzino o triturino le medicine per riuscire a prenderle. Spesso le mescolano ai cibi. Ma questa pratica può rivelarsi veramente pericolosa. Lo dicono gli esperti della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), riuniti a Napoli per il 62° Congresso Nazionale dal 29 novembre al 2 dicembre.
E mettono in guardia contro i rischi di schiacciare o dividere le pillole per assumerle più facilmente o per 'aggiustare' le dosi della terapia, come spesso consigliano gli stessi medici. Quattro anziani su dieci, spezzando e triturando, alterano la struttura dei farmaci. Così facendo, infatti la quantità di farmaco assunta si discosta di almeno il 15% da quella prescritta, con un rischio di sotto o sovradosaggio che riduce l'efficacia della terapia. E non mancano gli effetti collaterali.
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