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Nel contesto attuale è del tutto legittimo il decreto 73/2017 sull’obbligo vaccinale. Lo ha sancito ieri la Corte costituzionale dopo avere respinto tutte le questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Regione Veneto all’indomani della conversione in legge del provvedimento, fortemente voluto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Secondo la Consulta, in sintesi, le misure adottate con il decreto rientrano tra le scelte spettanti al legislatore nazionale e non sono irragionevoli, poiché volte a tutelare la salute individuale e collettiva e fondate sul dovere di solidarietà nel prevenire e limitare la diffusione di alcune malattie.
Il decreto, poi, è giustificato dal contesto attuale, caratterizzato da un progressivo calo delle coperture vaccinali, mentre le sanzioni amministrative e pecuniarie a carico delle famiglie che non vaccinano i figli sono state mitigate: nella legge di conversione, infatti, le autorità sanitarie sono tenute in prima battuta a convincere i genitori a un'adesione consapevole e informata ai programmi vaccinali. In più, le vaccinazioni rese obbligatorie dal decreto rientravano già tra quelle raccomandate dai Piani vaccinali e sono finanziate dallo Stato nell'ambito dei Livelli essenziali di assistenza (Lea).
Soddisfatta per il pronunciamento della Consulta il ministro Lorenzin, che in un tweet lanciato ieri ha commentato: «I vaccini sono una conquista della scienza e una delle più importanti misure di prevenzione esistenti. Il decreto protegge la salute dei nostri bambini e di tutta la comunità». La questione di legittimità sollevata dal Veneto non mirava a mettere in discussione l'efficacia delle vaccinazioni ma la loro obbligatorietà, che la Regione ha sospeso dal 2007 per introdurre al suo posto misure persuasive nei confronti di famiglie e genitori.
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=15929&titolo=Vaccini,-la-Consulta-respinge-ricorso-del-Veneto-contro-decr
