I cesarei sono quasi raddoppiati a livello globale dal 2000 al 2015 passando dal 12% dei parti (16 milioni dei 131,9 milioni di parti in totale) a oltre uno su 5 (29,7 milioni dei 140,6 milioni di parti, pari al 21%), troppi rispetto al valore di riferimento del 10-15% di cesarei stimati come necessari per prevenire complicanze del parto.
Lo rivela una ricerca pubblicata sulla rivista Lancet e presentata al Congresso Mondiale della International Federation of Gynecology and Obstetrics (FIGO) in Brasile. Condotto in vari atenei tra cui il King's College di Londra e la Yale University, lo studio si basa sull'analisi di dati relativi a 169 paesi, tra cui il nostro, che con il 35,3% dei parti con taglio cesareo sia nel 2001 sia nel 2015, è tutt'altro che virtuosa anche se nel periodo di riferimento è riuscita a contenere ulteriori aumenti, pur con annate nere in cui i cesarei hanno toccato il 39,7% dei parti. A livello globale lo studio mostra che oltre il 60% dei paesi fa troppi cesarei (generalmente i paesi ricchi), oltre il 25% ne fa pochi rispetto al necessario (nel Sud del mondo). In almeno 15 paesi (tra cui Usa e Brasile) i cesarei sono più del 40% del totale dei parti.
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=17985&titolo=Troppi-cesarei-nel-mondo,-oltre-1-bebe-su-5-col-bisturi