I medicinali equivalenti sono «uno strumento prezioso per rendere disponibili con tempestività terapie dall'impatto significativo sulla vita dei pazienti e sulla tenuta dei sistemi sanitari» ma «in Italia, nonostante il trend crescente di consumi degli ultimi anni, i risultati raggiunti non sono ancora ottimali». E' quanto spiega in un editoriale il direttore dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) Mario Melazzini, aggiungendo che è «fondamentale puntare sulla promozione di una vera e propria cultura del farmaco equivalente e biosimilare».
«Entro il 2020 - si legge sull'articolo pubblicato sul portale dell'Aifa - scadranno invece ben 12 brevetti di medicinali biologici. I risparmi derivanti dall'utilizzo degli equivalenti e dei biosimilari nei prossimi anni potrebbero raggiungere diversi miliardi di euro nell'Unione Europea». Tuttavia, il mercato dei generici è soggetto a fluttuazioni che, secondo un recente editoriale pubblicato da The Lancet Oncology, rischiano di produrre effetti distorsivi sull'intero mondo del farmaco. Servono quindi politiche di regolamentazione in grado di mantenere livelli adeguati di approvvigionamento e concorrenza.
Ma ancora più urgente per Melazzini è promuovere «un'informazione corretta per far sì che i pazienti siano consapevoli di avere a disposizione farmaci con la stessa qualità, efficacia e sicurezza degli originator, a un prezzo inferiore». Su questi temi, conclude, l'Aifa sta organizzando un evento che coinvolgerà pazienti, società scientifiche, università, medici, regioni e aziende.
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=16584&titolo=Farmaci-Melazzini-(Aifa),-su-equivalenti-risultati-non-otti