SANITÀ

Sono stati 6.199 i casi di malaria confermati in Europa nel 2015, pari a 1 caso per 100mila abitanti, come nel 2014. Il 99,8% dei malati sono stati persone che tornavano da viaggi in paesi dove la malattia è endemica, mentre 7 sono stati segnalati come casi autoctoni o acquisiti localmente, di cui 5 in Grecia, 1 in Belgio e 1 nei Paesi Bassi. Lo evidenzia il Rapporto epidemiologico annuale del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc).

Dai dati, da cui mancano quelli di Danimarca, Islanda, Italia e Liechtenstein, emerge anche che la maggior parte dei casi si è avuta in uomini tra i tra i 25 e i 44 anni e, come negli anni precedenti, i Paesi con il maggior numero di persone colpite sono stati Francia e Regno Unito. Anche se nel mondo la malaria è calata del 41% tra il 2010 e 2015, secondo le rilevazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in Europa non c'è stata invece una riduzione dei casi importati di malaria, che rimane quindi un'infezione a cui viaggiatori e i medici dovrebbero prestare attenzione, e su cui i Paesi dell'Unione europea dovrebbero incentivare un'attività continua di sorveglianza e prevenzione, perché rimane possibile a livello locale la trasmissione del Plasmodium vivax, uno dei parassiti che responsabili della malattia.