POLITICA SANITARIA

Federfarma saluta con favore l’approvazione del disegno di legge che consente di monitorare le violenze e le minacce subite dagli esercenti le professioni sanitarie e guarda con interesse alla volontà di introdurre una aggravante consistente nell’avere commesso il fatto con violenza o minaccia, in danno degli esercenti le professioni sanitarie nell’espletamento delle loro funzioni.

E’ proprio su questo tema che sono stati auditi il tesoriere di Federfarma nazionale e presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia e la presidente del Sunifar, Silvia Pagliacci, in XII Commissione Senato, su Ddl in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni.

“I rapinatori in farmacia sono essenzialmente rapinatori seriali – spiega Roberto Tobia -  che, dopo aver scontato il loro breve periodo di detenzione, di norma continuano a commettere reati. L’introduzione di un’aggravante, oltre a riconoscere il ruolo del farmacista, contribuisce ad assicurare maggiore certezza della pena nei confronti dei rapinatori. Ci auguriamo che con il ddl si ottengano risultati concreti che vadano nella direzione della certezza della pena e della sua applicazione, convinti che gli operatori della sanità abbiano la necessità di essere difesi nello svolgimento delle proprie attività lavorative. Già Federfarma, da tempo, si è impegnata con attività collaterali nella difesa della farmacia che non può più essere un bancomat della criminalità organizzata”.

“Federfarma – spiega Silvia Pagliacci - anche a seguito di un protocollo con il ministero dell’Interno sta contribuendo a promuovere l’installazione di telecamere di videosorveglianza in farmacia a fini di sicurezza, soprattutto nelle zone rurali e più interne. Tra le altre cose, le farmacie, attraverso le telecamere poste all’esterno della farmacia, contribuiscono alla sicurezza pubblica mettendo a disposizione le immagini in occasione di reati commessi nello spazio antistante la farmacia stessa. L’installazione di tali impianti, tuttavia, ha un costo consistente che potrebbe essere abbattuto grazie a misure economiche come il credito d’imposta e che darebbe maggiore possibilità, soprattutto alle piccole farmacie, di dotarsi delle stese misure di quelle più grandi assicurando maggiore sicurezza a se stessi e ai pazienti-clienti”.
Infine, Federfarma, vista la serialità degli eventi, suggerisce di introdurre una maggiore severità per punire anche la reiterazione dei reati contro gli esercenti le professioni sanitarie.