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POLITICA SANITARIA

Sunshine Act, un disegno di legge per regolare il conflitto di interesse tra medici e industrie

Scritto da CYBERMED NEWS
Promuovere una disciplina di totale trasparenza tra industrie farmaceutiche e produttrici di dispositivi medici, software sanitari e altre utilities e personale medico, sanitario e amministrativo. E’ questo l’obiettivo del Sunshine Act, il disegno di legge contrassegnato con il numero 491 a prima firma del deputato M5S Massimo Enrico Baroni, che ha ripreso la sua trattazione nella XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.


La proposta, mutuata da una analoga che è diventata legge negli Usa nel 2011 e ha ordinato la pubblicità delle transazioni superiori a 10 dollari in un registro online, riguarda in pieno anche le aziende sanitarie pubbliche e private. Il ddl propone di pubblicare in un Registro apposito del Ministero della Salute tutte le erogazioni in denaro o in beni-servizi-utilities a favore di soggetti operanti nel settore salute:
• superiori a 10 euro di valore unitario e 100 di valore annuale totale se operate da produttori di farmaci, medical device etc,
•superiori a 500 euro di valore unitario e 1000 di valore complessivo se effettuate da organizzazioni sanitarie (ospedali, Asl, Irccs, atenei, Ordine, sindacati, associazioni di pazienti, fondazioni).

Gli operatori del settore salute - sanitari ma anche amministrativi -dovranno a loro volta rendere pubbliche le relazioni di interesse consistenti nella partecipazione anche a titolo gratuito o onorifico a convegni, eventi formativi, comitati, commissioni, organi consultivi. Le imprese italiane ed estere (queste ultime tramite rappresentante locale) dovranno invece comunicare online al Ministero della Salute i nomi dei medici che abbiano azioni od obbligazioni o percepiscano da esse compensi per la cessione di brevetti. Entro 6 mesi dall'entrata in vigore del provvedimento, una volta approvato, il Ministero istituirà il Registro "Sanità trasparente" dove ogni 3 mesi sono pubblicati, aggiornati, i dati di imprese ed aziende sanitarie contenenti estremi, sede, codice fiscale, partita Iva ed eventuale numero di iscrizione all'Ordine degli operatori finanziati.

Le sanzioni previste sono per la mancata comunicazione: 1000 euro più una multa pari a 20 volte l'importo dell'erogazione omesso; per la mancata comunicazione delle partecipazioni azionarie e a brevetti: da 30 mila a 150 mila euro e per notizie false o incomplete una multa che va da 20 mila a 200 mila euro.
 
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=17762&titolo=Sunshine-Act,-un-disegno-di-legge-per-regolare-il-conflitto
 
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