Allargare gli spazi d’intervento delle farmacie del territorio e potenziare il setting delle cure primarie sono due delle leve strategiche con cui migliorare la sostenibilità dei sistemi sanitari. E’ quanto ricorda ai Governi dell’Unione il position paper pubblicato ieri dal Pgeu, il gruppo dei farmacisti europei (cui partecipano Federfarma e Fofi per l’Italia). Diffuso in concomitanza con la pubblicazione delle schede Ocse sui sistemi sanitari dei Paesi Ue, il rapporto mette in risalto il contributo assicurato dai farmacisti all’accessibilità e all’appropriatezza delle cure, che si traduce anche nel contenimento di ricoveri ospedalieri e interventi di pronto soccorso. «La rete rappresentata dalle 160mila farmacie europee» rammenta il Pgeu «offre un’opportunità unica per accrescere l’efficacia dei programmi di prevenzione, profilassi e screening, anche attraverso l’erogazione di una gamma sempre più ampia di servizi».
Le farmacie, avverte tuttavia il Pgeu, possono fare ancora di più. E cioè sostenere gli sforzi dei sistemi sanitari per un’assistenza qualitativamente migliore, inclusiva e sostenibile. Occorre però che gli Stati mettano in campo alcuni interventi, che il gruppo dei farmacisti europei riassume in un programma in cinque punti che chiude il Position paper: incrementare i servizi i farmacia nell’ambito del sistema delle cure primarie; integrare il farmacista del territorio nella rete dei professionisti delle cure primarie e riconoscergli il ruolo di fornitore di servizi assistenziali; agevolare l’accesso della popolazione a medicinali innovativi o ad alto costo come i biosimilari e i biologici rendendoli disponibili nelle farmacie del territorio; coinvolgere le farmacie in programmi come il contrasto alle resistenze antimicrobiche, le vaccinazioni, il risk management delle terapie farmacologiche.
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=15930&titolo=Dal-Pgeu-proposta-in-5-punti-per-allargare-il-ruolo-della-fa