Potrebbe arrivare con il Milleproroghe il rinvio dell'entrata in vigore della Ricetta Elettronica Veterinaria. È quanto spiega il Sindacato italiano dei veterinari liberi professionisti (Sivelp) in merito alla bozza del decreto in approvazione la prossima settimana. In base alle legge 167 del 2017, dal prossimo primo settembre i medici veterinari potranno prescrivere farmaci e mangimi solo tramite ricetta elettronica, oggi utilizzabile in modo facoltativo.
Ma per i professionisti interessati, che nei giorni scorsi avevano anche scritto una lettera al ministro della Salute Giulia Grillo, questo «repentino passaggio amministrativo potrebbe mettere in grave crisi il sistema». Ora, spiega il Sivelp, il Milleproroghe dovrebbe far slittare l'entrata in vigore dell'obbligo al primo dicembre prossimo.
«Il Sivelp - dichiara il segretario nazionale Angelo Troi - ringrazia la ministra Grillo ed il Ministero della Salute per la sensibilità alle problematiche sollevate, ribadendo l'opportunità di un periodo nel quale la ricetta elettronica affianchi la possibilità del tradizionale cartaceo»".
Sarebbe anche opportuno, prosegue, «valutare l'utilità di una raccolta di dati di per sé inattendibili, quali le ricette, che possono non corrispondere all'acquisto reale da parte dell'intestatario della prescrizione; più fondato è l'invio dei dati da parte di farmacisti e grossisti».
Ma per i professionisti interessati, che nei giorni scorsi avevano anche scritto una lettera al ministro della Salute Giulia Grillo, questo «repentino passaggio amministrativo potrebbe mettere in grave crisi il sistema». Ora, spiega il Sivelp, il Milleproroghe dovrebbe far slittare l'entrata in vigore dell'obbligo al primo dicembre prossimo.
«Il Sivelp - dichiara il segretario nazionale Angelo Troi - ringrazia la ministra Grillo ed il Ministero della Salute per la sensibilità alle problematiche sollevate, ribadendo l'opportunità di un periodo nel quale la ricetta elettronica affianchi la possibilità del tradizionale cartaceo»".
Sarebbe anche opportuno, prosegue, «valutare l'utilità di una raccolta di dati di per sé inattendibili, quali le ricette, che possono non corrispondere all'acquisto reale da parte dell'intestatario della prescrizione; più fondato è l'invio dei dati da parte di farmacisti e grossisti».
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=17563&titolo=Proroga-in-vista-per-obbligo-ricetta-elettronica-veterinaria