Sanità

Amazon ha costituito una società di assistenza sanitaria senza fini di lucro con JPMorgan Chase e Berkshire Hathaway, con l'obiettivo di ridurre i costi della sanità per un milione di impiegati del trio e, secondo quanto riferiscono le tre aziende, "potenzialmente per tutti gli americani". L'annuncio della costituzione della società ha fatto immediatamente crollare il valore dei titoli dei big della farmaceutica fisica Usa a Wall Street, con Walgreens Boots Alliance giù del 5%. L'esperienza di Amazon nel settore è iniziata quasi 10 anni fa, nel 1999, e non è stata positiva. Jeff Bezos ha acquistato una grossa partecipazione in drugstore.com, con l'idea di vendere farmaci online come aveva fatto, in modo estremamente profittevole, coi libri.

Ma le catene farmaceutiche 'bricks-and-mortar', cioè la rete dei negozi farmaceutici fisici negli Stati Uniti, è un colosso duro e Bezos ci si è scontrato, tanto che nel 2011 ha ceduto drugstore.com a Walgreens Boots Alliance, la stessa che con l’operazione di Amazon ha visto le sue azioni crollare del 5%. Ma non è stata la sola, visto che tutto il settore ha tremato alla notizia che tre big come Amazon, la banca JP Morgan e il fondo Berkshire Hathaway hanno annunciato la loro discesa in campo nella sanità. In realtà l'annuncio somiglia più a una dichiarazione di intenti che a un vero sbarco nella sanità, ma il solo annuncio ha fatto tremare tutti nel settore. I tre big, nel loro comunicato, si sono tenuti sul vago, limitandosi a prospettare un intervento su "scala e a livello di assistenza complementare", uno sforzo a lungo termine per ridurre le spese sanitarie e, inizialmente, l'individuazione di "soluzioni tecnologiche" per ridurre i costi.