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SANITÀ

Le Cassandre della Sanità avevano previsto tutto

Written by CYBERMED NEWS
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Per quasi un anno, forze politiche di governo, rappresentanti dei medici, istituzioni sanitarie, Regioni, e in primo luogo il ministero della Salute, hanno messo in campo risorse, mezzi, mass-media, “compagnie di giro”, per convincere gli italiani che i vaccini erano una emergenza nazionale. Senza vedere però che la “barca Sanità” era piena di buchi e si riempiva di acqua, rischiando di affondare.



Ora che l’emergenza/vaccini è finita - c’è mai stata? - qualcuno grida “al lupo” e il coro si allarma perché la salute dei cittadini sta peggiorando. E peggiora di più nelle zone meno protette e meno efficienti del Paese. Anche in conseguenza di quello che alcune persone - Cassandre senza malaugurio - hanno sostenuto negli anni più recenti: il Servizio sanitario nazionale non è in condizione di soddisfare la domanda di salute che viene dalla popolazione. In particolare perché il Fondo è stato martoriato da continui tagli, o sottostimato, nonostante la propaganda ministeriale e governativa volesse far credere agli italiani il contrario.

Il rapporto Osservasalute curato dall’Università Cattolica, e presentato stamattina, ci dice che la spesa pubblica pro-capite è sotto controllo e che tra il 2015 e il 2016 è leggermente aumentata. Tuttavia rimane tra le più basse d’Europa. Mentre continua a crescere la spesa privata perché il Ssn non riesce più a coprire i bisogni di salute di milioni di persone.

Il Rapporto - al quale hanno dato il loro contributo 197 persone - per molti versi è dunque una conferma di quanto sappiamo e scriviamo da tempo sulle condizioni generali della Sanità nazionale. Ma fornisce una completa descrizione su fattori di rischio, sugli stili di vita, sulla prevenzione, sulle condizioni di salute, sui Servizi sanitari regionali e sulla qualità dei servizi, con oltre seicento pagine di analisi, grafici, numeri, proposte. Un lavoro ponderoso, e meritevole di ulteriori approfondimenti.

Non siamo di fronte alla catastrofe. Eppure nonostante alcuni progressi - nelle cure oncologiche come anche nella prevenzione - ciò che spicca e viene messo il rilievo è la diseguaglianza tra i cittadini in termini di assistenza, terapie, servizi. Al punto che in alcune zone d’Italia non vengono garantiti neppure i Livelli essenziali di assistenza, perché l’accesso alle cure è “off limits”. Negando così i principi fondanti del nostro Ssn: universalità delle prestazioni, equità, uguaglianza.

È evidente che per riequilibrare la situazione servono più investimenti - la Sanità è “insostenibile” perché non viene sostenuta a dovere e perché è anche “sprecona” - è necessario un intervento centrale più incisivo, è fondamentale il miglioramento dei servizi su base regionale. Ma bisogna investire anche sulle persone, perché una delle cause delle insufficienze assistenziali è dovuta proprio alle carenze di personale medico-sanitario, che con l’invecchiamento (dei medici, degli infermieri stessi, e della popolazione), i buchi diventeranno delle voragini.

Tutto questo, va ribadito, è abbastanza noto. È meno chiaro chi e cosa farà il nuovo governo. Dopo un mese e mezzo dal voto, la situazione politica non si sblocca. Così nessun partito, giocoforza, presta attenzione non tanto ai Rapporti, quanto alle situazioni reali e concrete della Sanità che richiedono risposte. Senza dover aspettare le calende greche. Anche perché la salute di tanti cittadini non ha molto tempo a disposizione.

http://www.informasalus.it/it/articoli/cassandre-sanita-previsto-tutto.php


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