Restare svegli durante la notte e dormire durante il giorno, per diletto o per lavoro, fa male alla salute e può aumentare il rischio di andare incontro a diabete e obesità. La conferma arriva da una ricerca della University of Colorado, pubblicata su PNAS, dalla quale emerge che bastano pochi giorni di inversione del ritmo sonno-veglia per disturbare il ritmo circadiano di oltre 100 proteine circolanti tra cui alcune molto importanti per il metabolismo glucidico, energetico e per il sistema immunitario.
“Quando siamo soggetti a jet lag o effettuiamo una turnazione lavorativa notturna di un paio di giorni, andiamo ad alterare molto rapidamente la nostra fisiologia in una maniera che, se persistente, può diventare dannosa per la salute”, ha spiegato Kenneth Wright, direttore del Laboratorio Sonno e Cronobiologia della University of Colorado.
Si tratta del primo studio che ha esaminato le variazioni dei livelli delle proteine circolanti (il cosiddetto proteoma plasmatico) nell’arco delle 24 ore e il modo in cui le alterazioni del sonno e dell’orario dei pasti possano influenzarli. La ricerca ha evidenziato anche che esistono almeno 30 proteine che, a prescindere dal timing del sonno e dei pasti, oscillano in base al ritmo circadiano interno.
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