Scoperto un nuovo modo potenzialmente rivoluzionario di creare farmaci contro l'Alzheimer colpendo un bersaglio che finora era riuscito a sfuggire, ma che potrebbe davvero rappresentare la chiave di volta nella lotta a questa malattia. È la promessa che arriva da una ricerca dell'italiano Michele Vendruscolo dell'Università di Cambridge, pubblicata sulla rivista PNAS. Vendruscolo e colleghi hanno ideato un metodo per produrre potenti molecole che attaccano gli ''oligomeri'' di proteina beta-amiloide, ovvero quelle piccole particelle tossiche che uccidono i neuroni ancor prima di agglomerarsi in placche molto più grandi.
«Le placche di beta-amiloide sono in realtà di per sé poco tossiche - spiega lo scienziato intervistato dall'ANSA – infatti da tempo si sa che non c'è correlazione tra quantità di placche accumulate nel cervello dei pazienti e progressione della malattia. Nonostante questo, finora la lotta all'Alzheimer si è concentrata sul ridurre la formazione di placche, ma noi riteniamo che il vero bersaglio da colpire siano gli oligomeri che sono i veri 'patogeni'. Per questo col nostro nuovo metodo di sviluppo di farmaci blocchiamo direttamente la produzione di oligomeri e così pensiamo di poter arrestare la progressione della malattia».
«Le placche di beta-amiloide sono in realtà di per sé poco tossiche - spiega lo scienziato intervistato dall'ANSA – infatti da tempo si sa che non c'è correlazione tra quantità di placche accumulate nel cervello dei pazienti e progressione della malattia. Nonostante questo, finora la lotta all'Alzheimer si è concentrata sul ridurre la formazione di placche, ma noi riteniamo che il vero bersaglio da colpire siano gli oligomeri che sono i veri 'patogeni'. Per questo col nostro nuovo metodo di sviluppo di farmaci blocchiamo direttamente la produzione di oligomeri e così pensiamo di poter arrestare la progressione della malattia».
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=17841&titolo=Ideato-nuovo-metodo-per-creare-farmaci-contro-l-Alzheimer