Se l'esame o l'interrogazione a scuola vanno male nonostante il tanto studio, potrebbe essere semplicemente colpa dello stress. I risultati di uno studio, pubblicati sulla rivista NeuroImage, mostrano infatti che essere stressati cambia l'attività cerebrale, mettendo a dura prova la capacità ricordare e apprendere nuove informazioni.
Per indagare le basi neurali del deficit di apprendimento indotto dallo stress, i ricercatori dell'Istituto di Psicologia dell'Università di Amburgo hanno sottoposto un gruppo di partecipanti a un colloquio di lavoro di 15 minuti che includeva anche parlare in pubblico di fronte a valutatori severi.
Quindici minuti dopo questa situazione stressante, i partecipanti dovevano apprendere due diversi tipi di informazioni: uno era legato ai ricordi che già avevano e l'altro a informazioni nuove. In situazioni normali, durante l'apprendimento, la corteccia prefrontale mediale provvede a rilevare se le informazioni in ingresso sono correlate con ricordi già memorizzati e le integra in uno schema preesistente, mentre le nuove informazioni sono codificate dall'ippocampo.
Attraverso la risonanza magnetica funzionale i ricercatori hanno notato però che i partecipanti sottoposti a stress avevano una diversa attività cerebrale rispetto al gruppo di controllo: ovvero mostravano una diminuzione dell'attività della corteccia prefrontale mediale e quindi difficoltà a rilevare se le nuove informazioni fossero correlate con quelle già presenti. L'area dell'ippocampo, invece, continuava ad essere attiva. Ovvero l'apprendimento avveniva attraverso uno 'schema sbagliato' che faticava a tenere conto delle conoscenze pregresse. E questo era legato anche a prestazioni peggiori di memorizzazione.
Per indagare le basi neurali del deficit di apprendimento indotto dallo stress, i ricercatori dell'Istituto di Psicologia dell'Università di Amburgo hanno sottoposto un gruppo di partecipanti a un colloquio di lavoro di 15 minuti che includeva anche parlare in pubblico di fronte a valutatori severi.
Quindici minuti dopo questa situazione stressante, i partecipanti dovevano apprendere due diversi tipi di informazioni: uno era legato ai ricordi che già avevano e l'altro a informazioni nuove. In situazioni normali, durante l'apprendimento, la corteccia prefrontale mediale provvede a rilevare se le informazioni in ingresso sono correlate con ricordi già memorizzati e le integra in uno schema preesistente, mentre le nuove informazioni sono codificate dall'ippocampo.
Attraverso la risonanza magnetica funzionale i ricercatori hanno notato però che i partecipanti sottoposti a stress avevano una diversa attività cerebrale rispetto al gruppo di controllo: ovvero mostravano una diminuzione dell'attività della corteccia prefrontale mediale e quindi difficoltà a rilevare se le nuove informazioni fossero correlate con quelle già presenti. L'area dell'ippocampo, invece, continuava ad essere attiva. Ovvero l'apprendimento avveniva attraverso uno 'schema sbagliato' che faticava a tenere conto delle conoscenze pregresse. E questo era legato anche a prestazioni peggiori di memorizzazione.
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=16833&titolo=Cervello-sotto-stress-fa-fatica-ad-apprendere-e-ricordare