Attraverso dei 'mini-tumori' realizzati a partire dalle cellule ricavate dalle biopsie dei pazienti è possibile verificare come il malato risponderà alle terapie, identificando quindi quella più efficace da utilizzare. Lo ha dimostrato uno studio coordinato dall'italiano Nicola Valeri dell'Institute of Cancer Research di Londra pubblicato dalla rivista Science, condotto su campioni di pazienti con un cancro del colon retto. Nello studio sono state usate le cellule di 71 pazienti coinvolti in alcuni test clinici di farmaci antitumorali, a partire dalle quali sono stati creati i 'mini tumori', o organoidi, di cui è stata verificata la risposta a diverse terapie.
Il risultato in vitro è stato poi confrontato con l'effettiva risposta dei pazienti nei trial ai farmaci usati, e il risultato è stato che nell'88% dei casi in cui una terapia ha avuto successo negli organoidi la stessa è risultata efficace anche nei pazienti, mentre nel 100% dei casi in cui ha fallito in vitro lo ha fatto anche in vivo. Questa tecnica, spiega Valeri alla Bbc, può essere combinata con gli altri test che si fanno prima di somministrare una cura, a partire dall'analisi del Dna. "Per la prima volta abbiamo provato che gli organoidi non solo replicano la biologia del cancro metastatico, ma sono anche uno specchio di quello che troviamo nella pratica clinica".
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