Ad aumentare il rischio di avere un tumore alle ovaie non ci sono le mutazioni dei geni Brca1 e Brca2, di cui una è meglio nota con il nome di 'gene Jolie', trasmesse per via materna. I ricercatori del Roswell Park Cancer Institute hanno infatti identificato una nuova mutazione genetica, che le figlie ereditano dalla nonna paterna attraverso il padre, che sembra essere 'pericolosa' da questo punto di vista. Lo spiegano nello studio pubblicato sulla rivista Plos Genetics.
I padri trasmettono alle figlie un solo cromosoma X alle figlie. Il gene in questione, chiamato MageC3, si trova sul cromosoma X paterno e, anche se va comunque confermata la sua identità e funzione, sembra aumentare la probabilità di sviluppare il cancro ovarico. Secondo lo studio, i tumori alle ovaie collegati ai geni ereditati dal padre e dalla nonna paterna compaiono prima - circa 6,7 anni - rispetto a quelli legati ai geni materni, e sono anche associati a più casi di tumore alla prostata nei padri e nei fratelli. "Il prossimo passo sarà sequenziare più famiglie per avere la sicurezza che si tratti del gene giusto", commenta il coordinatore dello studio, Kevin Eng.
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