Isolato per la prima volta nel Laboratorio di Microbiologia del Santa Maria Nuova presso l'Irccs di Reggio Emilia un gene che provoca resistenza a un antibiotico per la cura di gravi infezioni ospedaliere. Finora questo gene era stato descritto solo in batteri di origine animale.
Un'equipe multidisciplinare composta da medici, biologi e veterinari appartenenti a diverse strutture sanitarie pubbliche e coordinata da Edoardo Carretto, direttore del Laboratorio di Microbiologia del Santa Maria Nuova, ha riscontrato per la prima volta in ceppi batterici di origine umana il gene mcr-4, che comporta la resistenza alla colistina, antibiotico utilizzato in ambito ospedaliero per curare pazienti affetti da infezioni gravi. La colistina è uno degli ultimi antibiotici con una potenziale attività nei confronti di microrganismi Gram negativi multiresistenti. Il gene mcr-4 oggetto dello studio era presente in due ceppi del batterio Salmonella, causa principalmente di infezioni gastrointestinali, in genere a risoluzione spontanea.
I batteri sono stati isolati da campioni fecali di due pazienti con gastroenterite, raccolti nel 2016 e sono stati analizzati per la presenza di geni di resistenza alla colistina nell'ambito di un'indagine epidemiologica. Fino a pochi anni fa la resistenza alla colistina era estremamente rara, soprattutto dovuta a mutazioni cromosomiche. Oggi invece questo tipo di resistenza appare veicolata da piccoli elementi mobili, i plasmidi. La ricerca è stata pubblicata su 'Eurosurveillance', rivista scientifica del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=16459&titolo=Isolato-gene-che-provoca-resistenza-a-un-antibiotico