Basandosi sui profili Facebook e sui dati telefonici è possibile individuare le persone da vaccinare prioritariamente in caso di epidemia per diminuire il più possibile i contagi. Lo afferma uno studio della Technical University of Denmark pubblicato dal Journal of the Royal Society Interface.
«Le persone da vaccinare per prime - scrivono gli autori - sono quelle 'centrali' nelle reti sociali, e quindi quelle che con più probabilità possono diffondere le malattie da un gruppo all'altro. Supponendo che ci sia un'epidemia e che non siano disponibili vaccini per tutti, immunizzare questi individui ben connessi rimuoverebbe i 'ponti' sociali attraverso cui i germi possono espandersi». Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno analizzato i profili e le telefonate di 500 studenti universitari, applicando poi diversi modelli epidemiologici per capire quali sarebbero le migliori strategie in caso di focolai epidemici. Utilizzare strategie basate sui social, conclude lo studio, può far diminuire enormemente le dimensioni del focolaio, anche se ci si limita a vaccinare il 20% della popolazione 'bersaglio'. Il modello funziona soprattutto per network 'densamente popolati', come scuole, università o luoghi di lavoro.
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=16198&titolo=Su-Facebook-si-trovano-%91untori%92-da-vaccinare-durante-epidemi