La triptorelina, il farmaco che 'sospende' la pubertà usato nei bambini e negli adolescenti con disforia di genere, la patologia per cui non ci si riconosce nel sesso di nascita, può essere usato a patto di seguire alcune precauzioni. Lo afferma il Comitato Nazionale di Bioetica (Cnb) in un parere.
Secondo il documento è ammesso l'uso del farmaco a patto «che la diagnosi e la proposta di trattamento provengano da un'équipe multidisciplinare e specialistica; che il trattamento sia limitato a casi ove gli altri interventi psichiatrici e psicoterapeutici siano risultati inefficaci; che il trattamento preveda un consenso volontario e consapevole delle informazioni ricevute nelle specifiche condizioni fisiche e psichiche; che si preveda un'adeguata formazione del pediatra, della rete socio-sanitaria di base e delle istituzioni scolastiche coinvolte su questi temi».
Secondo il documento è ammesso l'uso del farmaco a patto «che la diagnosi e la proposta di trattamento provengano da un'équipe multidisciplinare e specialistica; che il trattamento sia limitato a casi ove gli altri interventi psichiatrici e psicoterapeutici siano risultati inefficaci; che il trattamento preveda un consenso volontario e consapevole delle informazioni ricevute nelle specifiche condizioni fisiche e psichiche; che si preveda un'adeguata formazione del pediatra, della rete socio-sanitaria di base e delle istituzioni scolastiche coinvolte su questi temi».
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=17582&titolo=Comitato-Bioetica,-si-a-farmaco-che-sospende-puberta