La prima terapia - già approvata in Usa contro la leucemia - che agisce con le cellule immunitarie del paziente modificate geneticamente, ha ottenuto ora il via libera alla procedura accelerata di approvazione sia in Europa che negli Usa per una nuova applicazione che riguarda la lotta ad un tipo di linfoma. Il trattamento, già al centro di polemiche per l'altissimo costo, potrebbe essere autorizzata in pochi mesi, grazie a questa corsia preferenziale, per il linfoma a larghe cellule B.
Il farmaco è il capostipite delle cosiddette 'terapie Car-T', da molti considerate il futuro della lotta ai tumori. Secondo il comunicato dell'azienda Novartis, che l'ha messo a punto, dovrebbe portare all'approvazione della nuova indicazione in sei mesi negli Usa e in cinque in Europa.
La richiesta è stata fatta sulla base dei test svolti in diversi paesi, Italia compresa. L'Ema ha anche concesso la procedura più veloce per l'uso per la leucemia linfoblastica acuta refrattaria, per cui invece l'ok dell'Fda era arrivato lo scorso agosto. Una volta approvato sarà però da affrontare il problema del prezzo, che è di circa 500mila euro, anche se l'azienda sottolinea che il trattamento va fatto una sola volta.
«La prima approvazione di una Car-T therapy ridefinisce l'orizzonte dei futuri trattamenti per il cancro - afferma Samit Hirawat, capo della divisione Novartis Oncology - siamo solo all'inizio di una nuova era del trattamento dei tumori».
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