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«Si è cercato di classificare i tipi di personalità - spiega il co-autore William Revelle - sin dai tempi di Ippocrate, ma la letteratura scientifica precedente ha scoperto che non aveva senso. Ora, i dati mostrano che ci sono densità maggiori di alcuni tipi». Il concetto di tipi di personalità rimane controverso in psicologia, con prove scientifiche difficili da trovare. Tentativi su piccoli gruppi hanno dato risultati spesso non replicabili.

«I tipi di personalità esistevano solo nella letteratura di auto-aiuto e non trovavano posto nelle riviste scientifiche, pensiamo che ciò cambierà con questo studio» evidenzia Luis Amaral, che lo ha guidato. È stato combinato un approccio computazionale alternativo con dati di 4 questionari a cui hanno risposto online oltre 1,5 milioni di persone da tutto il mondo.

Ecco i 4 tipi identificati: 1 - Medio: Alti livelli di neuroticismo ed estroversione, bassi di apertura. È il tipo di personalità più comune. 2 - Riservato: emotivamente stabile ma non aperto o tendente al neuroticismo. Non particolarmente estroverso ma gradevole e coscienzioso. 3 - Esemplare: con punteggi bassi nel neuroticismo e alti in tutti gli altri tratti. È un buon leader, affidabile e aperto a nuove idee. 4 - Egocentrico: punteggio altissimo in estroversione e al di sotto della media in apertura, gradevolezza e coscienziosità. Maturando, spesso si cambia. Ad esempio, gli anziani tendono ad essere più coscienziosi e gradevoli dei giovanissimi.