Fare le cure, meditare, stare a contatto con la natura, ascoltare il rumore dell'acqua. Sarà possibile farlo, per le donne che affrontano un tumore, grazie a un nuovo giardino pensile terapeutico, unico in Italia, inaugurato alla Fondazione Universitaria Policlinico Gemelli IRCCS di Roma.
Il giardino, al servizio delle pazienti oncologiche dei percorsi clinico-assistenziali del Dipartimento della Salute della Donna e del Bambino guidato dal professor Giovanni Scambia, porta per la prima volta nel nostro Paese la chemioterapia "fuori dalle mura dell'ospedale" grazie a un'area riparata e protetta.
Quello del Gemelli è il primo Giardino Terapeutico progettato in Italia a partire da una sistematizzazione dei risultati di oltre 20 anni di ricerche scientifiche sul rapporto tra natura e benessere psico-fisico di pazienti e personale. Due pareti di verde verticale accolgono i visitatori. Le ampie vetrate consentono anche durante l'inverno un contatto visivo diretto con la natura.
«Fruire degli spazi naturali con libertà - spiega Simona Totaforti Direttore Centro studi RELAB Studies for Urban Re-Evolution - o seguendo i percorsi esperienziali suggeriti, aumenta il senso di controllo ambientale e di benessere fisico, mentale ed emozionale, fino a favorire la riduzione del dolore, le potenzialità di recupero e a massimizzare gli effetti dei trattamenti».
Nell'area destinata alla chemioterapia, le pazienti avranno a disposizione comode sedute al riparo dal sole, saranno circondate dalle piante e immerse in una sequenza naturale di stimoli (il rumore dell'acqua, l'intensità variabile della luce, la presenza di piccoli animali come le farfalle). Subito fuori, ci sono agrumi e piante aromatiche officinali, appositamente scelte per mitigare gli effetti collaterali delle terapie.
In più, due differenti aree di quiete e meditazione e un percorso sensoriale da fare a piedi nudi che alterna sassi di fiume, legno ed erba. È possibile godere anche del suono vitale dell'acqua: una fontana e un piccolo giardino acquatico con papiri e ninfee.
Il giardino, al servizio delle pazienti oncologiche dei percorsi clinico-assistenziali del Dipartimento della Salute della Donna e del Bambino guidato dal professor Giovanni Scambia, porta per la prima volta nel nostro Paese la chemioterapia "fuori dalle mura dell'ospedale" grazie a un'area riparata e protetta.
Quello del Gemelli è il primo Giardino Terapeutico progettato in Italia a partire da una sistematizzazione dei risultati di oltre 20 anni di ricerche scientifiche sul rapporto tra natura e benessere psico-fisico di pazienti e personale. Due pareti di verde verticale accolgono i visitatori. Le ampie vetrate consentono anche durante l'inverno un contatto visivo diretto con la natura.
«Fruire degli spazi naturali con libertà - spiega Simona Totaforti Direttore Centro studi RELAB Studies for Urban Re-Evolution - o seguendo i percorsi esperienziali suggeriti, aumenta il senso di controllo ambientale e di benessere fisico, mentale ed emozionale, fino a favorire la riduzione del dolore, le potenzialità di recupero e a massimizzare gli effetti dei trattamenti».
Nell'area destinata alla chemioterapia, le pazienti avranno a disposizione comode sedute al riparo dal sole, saranno circondate dalle piante e immerse in una sequenza naturale di stimoli (il rumore dell'acqua, l'intensità variabile della luce, la presenza di piccoli animali come le farfalle). Subito fuori, ci sono agrumi e piante aromatiche officinali, appositamente scelte per mitigare gli effetti collaterali delle terapie.
In più, due differenti aree di quiete e meditazione e un percorso sensoriale da fare a piedi nudi che alterna sassi di fiume, legno ed erba. È possibile godere anche del suono vitale dell'acqua: una fontana e un piccolo giardino acquatico con papiri e ninfee.
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=17345&titolo=Gemelli,-un-giardino-terapeutico,-anche-la-chemio-nella-natu