Entro il 2020 il genoma di 500mila britannici verrà decodificato e reso pubblico, un grande database che potrebbe rivoluzionare la conoscenza sulle malattie. L'iniziativa, riporta la rivista del Mit Technology Review, è di sei grandi aziende farmaceutiche, che creeranno così la più grande raccolta del mondo. A mettere a disposizione i campioni sarà la Biobank britannica, che gà ora ha diversi dati di mezzo milione di volontari, dalle cartelle mediche ai test psicologici.
A sequenziare i Dna sarà l'azienda statunitense Regeneron, mentre altri cinque big, AbbVie, Alnylam, AstraZeneca, Biogen, e Pfizer, contribuiranno con 10 milioni di dollari ciascuno. Le aziende promotrici potranno utilizzare in esclusiva i dati per un anno, dopo di che saranno resi accessibili al pubblico. Il database, spiega Regeneron, renderà molto più facile trovare delle mutazioni rare che suggeriscano nuove idee per farmaci, come successo per il Praulent, scoperto 14 anni fa dal'osservazione casuale che alcune persone che avevano una mutazione del gene PCSK9 avevano valori di colesterolo molto bassi. «Questo tipo di scoperte sono più comuni grazie ai metodi che analizzano automaticamente grandi masse di dati - spiega George Yancopoulos, capo scientifico di Regeneron -. E credo che ce ne siano migliaia nel genoma».
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