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  • "Bibbiano e dintorni: quando la scienza si sposta un pò più in la" Dott.ssa Prof.ssa Vincenza Palmieri - Presidente INPEF - Roma, Sabato 11/01/2020

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    "Bibbiano e dintorni: quando la scienza si sposta un pò più in la"

    Dott.ssa Prof.ssa Vincenza Palmieri - Presidente INPEF

     

     

    Roma, Sabato 11/01/2020 ore 16.45

    Casa dell'Aviatore - Circolo Ufficiali dell'Aeronautica

    Viale dell'università, 20 - 00185 Roma

     

     

  • Bibbiano e dintorni: quando la Scienza si sposta un po' più in là

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    Da sinistra: Dott.ssa Paola Zanoni, Prof.ssa Vincenza Palmieri, Dott. Michael Barnes, Cav. Vincenzo Cortese"Intervento della Prof.ssa Vincenza Palmieri - Winner of the International Award Salus Divinae for outstanding scientific achievement and promotion of science 2020 - al convegno in data 11 gennaio 2020, organizzato dalla Norman Academy presso la Casa dellAviatore, Circolo Ufficiali dellAreonautica"

    Cos’è Bibbiano

    Credo che Bibbiano sia il tema che sta attraversando la scena politica italiana, a partire da giugno in poi, e l’abbia divisa e caratterizzata.
    Quindi, parlare di Bibbiano oggi significa parlare di una realtà molto sconcertante, del nostro Paese, che ha a che fare sia con l’ambito Giuridico, che con quello Politico, che con quello Scientifico.
    Proprio per questo, essendo investiti tutti questi grandi contenitori della nostra Società, che la caratterizzano, Il “fenomeno Bibiano” non poteva non creare un terremoto a livello nazionale, come in effetti ha fatto.

    Non si è trattato di un raffreddore e neanche di una bronchite: Ma si è trattato di un re che è diventato definitivamente nudo.

    Perché? Cosa si è scoperto?
    Si è scoperto come l’industria del potere e dell’organizzazione politica nazionale si addentella con i bisogni e le tragedie dei cittadini, per farne oggetto di sfruttamento personale.
    E questo è molto importante: ecco perché poi parliamo di una Scienza che si è spostata un po’ più in là. Perché è come se - per molti anni - la Comunità Scientifica italiana, non solo non abbia voluto vedere, ma si sia in molti casi collusa col sistema politico, che ha reso questo strumento i tentacoli di una piovra gigantesca.


    Cosa ha simboleggiato Bibbiano?

    Il sistema degli allontanamenti facili e degli affidi illeciti, in Italia.
    Quindi l’allontanamento dei Minori dalle proprie Famiglie supponendo gravissime ragioni - solitamente a sfondo sessuale o legate ad una sedicente inidoneità genitoriale - che ha richiesto la soluzione da parte del Legislatore, intervenuto con norme che legittimassero l’allontanamento coatto, forzato, doloroso, mediatico, dei bambini dalle loro famiglie con ogni mezzo e con ogni tipo di violenza, anche. Come abbiamo potuto vedere dai fatti che sono venuti alla luce.
    Quindi non con un progetto scientifico di aiuto e supporto a quella famiglia, a quel nucleo, a quei bambini; ma con un intervento autoritativo che molto ricorda le incursioni nelle case in cui si andavano a catturare esponenti delle brigate rosse o della criminalità. Spalancando le porte con una pedata.

    Da un certo punto di vista, questo fenomeno c’è sempre stato - sia in Italia che nel mondo - così come la necessità di trovare soluzioni alternative alle famiglie. Abbiamo avuto il sistema delle generala, degli orfanotrofi… ma questo Sistema si è incardinato in modo particolare nel nostro Paese quando - nel 2000, a firma dell’On. Livia Turco - diventò legittima una norma che rispondeva anche alle esigenze del legislatore ma che ha creato anche i presupposti per tale Sistema.

    Perché Bibbiano non è solo un fenomeno politico, mediatico e sociale? E cosa dispone, dunque, la legge 328/2000, in vista di tale bisogno sociale?
    Nell’ottica di un allargamento del ruolo di presa in carico da parte delle Amministrazioni Comunali, dispone che presso tali Amministrazioni venissero istituiti i Servizi Sociali, organizzati - nei Comuni al di sotto dei 5000 abitanti - attraverso un sistema di convenzioni.

    In Italia, abbiamo circa 8000 Comuni al di sotto di tale soglia che, quindi, hanno organizzata la gestione di tali problematiche attraverso un servizio non pubblico ma in convenzione con cooperative.

    Alle Cooperative dei Servizi Sociali sono collegate le Cooperative Domiciliari. Ad esse sono collegate le Cooperative che gestiscono i cosiddetti Centri per la Famiglia, che si occupano di effettuare le valutazioni relative all’idoneità genitoriale.  Il cerchio viene chiuso dalla Casa Famiglia che è, a sua volta, una Cooperativa in cui una una “coppia” ha deciso di prendere in carico questi ragazzi.

    Abbiamo, dunque, la gestione di un settore così delicato - quello della Famiglia, quello dei Bambini con problematiche - attraverso una privatizzazione che si basa sul Sistema delle Cooperative, senza controlli.
    Le Cooperative sono state anche una soluzione - hanno creato posti di lavoro e quant’altro - ma sono realtà fluide, per molti versi precarie. Con tratti - lasciatemi dire - di “ricattabilità”.

    Nel momento in cui in Italia ci sono 500.000 bambini affidati ai Servizi Sociali, noi possiamo comprendere quanto sia corposo il pacchetto tutto.
    Se consideriamo che un bambino costa, in una casa famiglia - dai 70 ai 400 euro al giorno, abbiamo un’idea di cosa rappresentino questi 500.000 bambini nel PIL, con le loro famiglie; e quanto sia appetibile tale pacchetto, tale bacino.

    Sappiamo bene come il Sistema Politico, in questo meccanismo, giochi un ruolo determinante, essendo tali Cooperative emanazione del politico locale, il “signore locale”, avremmo detto in altri tempi. Persone che, a destra o a sinistra,  godono della possibilità di gestire questo sistema.Tutto ciò, in cambio di pacchetti di voti, fondamentali per il politico alle quali tali cooperative sono collegati.

    Questa è una realtà che si vuole negare. Ma a questo tavolo abbiamo Sindaci, abbiamo Politici, membri delle Forze dell’Ordine che ben sanno - a partire da Roma Capitale - quanto sia stato appetibile il Sistema delle Cooperative.
    Così come Bibbiano “non è Bibbiano”.

    Bibbiano è una bella cittadina. I cittadini di Bibbiano sono brave persone.
    A Bibbiano sono stati talmente bravi da far venire alla luce uno scandalo che è lo scandalo di tutta Italia.
    Bibbiano in sé non significa nulla: perché è Verona, perché è Roma, perché è Matera, perché è Bari, è Milano.


    Ma perché la Scienza si è spostata un po’ più in là?

    Si è spostata un po’ più in là perché il sistema politico è molto forte, gli interessi sono molto forti.
    Su 500.000 bambini, possiamo stimare che vedano il coinvolgimento almeno di 1.000.000 di genitori. Almeno un altro fratello (e siamo a 2.000.000 persone). Aggiungiamo i nonni: siamo a 4.000.000 di cittadini coinvolti a vario titolo nella sottrazione o negli allontanamenti dei Minori.

    Di fronte ad un business che rappresenta una parte fondamentale della nostra finanziaria, per ciò che possono costare 4 milioni di italiani coinvolti - che usufruiscono di sedute dallo psicologo, usufruiscono del sostegno genitoriale, si sottopongono a test, perizie, valutazioni dell’idoneità - abbiamo idea di quanto muova questo sistema? E quanto sia grande il potere che tale sistema muove?

    Ecco perché in Parlamento abbiamo avuto chi diceva “Parlateci di Bibbiano”- ma poi in realtà più che attaccare le forze politiche avversarie non ha smantellato altro - e altri che, avendo avuto un Sindaco inquisito, si sono preoccupati della propria difesa d’ufficio, invece di andare a scoperchiare ancora il sistema. E hanno dichiarato che si trattasse “di un raffreddore”, non facendo i conti con il popolo italiano che ha - a suo modo, e lo vedremo - il suo potere.

    Perché, dunque, la Scienza si è spostata un po’ più in là? Perché questo Sistema è fatto di investigazione, di perizie, di testistica, di valutazioni… e tutto questo dovrebbe essere ascritto nell’area di un certo tipo di Scienza.
    Con dolore, abbiamo visto che - fatti salvi un paio di Educatori, un paio di Operatori, di bravi Assistenti Sociali, Psicologi, Pedagogisti Familiari - abbiamo trovato un mondo di collusione.

    Abbiamo visto come le perizie - determinando le sentenze - possono essere opinabili. Abbiamo visto casi essere trattati come ormai perduti da un professionista e altri, affini, valutati da professionisti altrettanto attendibili ma con un altro punto di vista: la stessa situazione che in una CTU vede un esito e in un’altra l’esito opposto.
    Allora non esiste il dato oggettivo, ma tutto è lasciato all’interpretazione del professionista e della scuola di pensiero che esprime il punto di vista di quel professionista.

    Non si tratta qui di analizzare una goccia di sangue e identificare a chi appartenga. Non si tratta di un dato oggettivo.
    Qui si tratta di dire se un bambino - disabile, autistico, bravo a scuola, con una vita felice o altro - siccome mamma e papà non riescono a mettersi d’accordo, possa stare meglio in una fatiscente Casa Famiglia individuata, guarda caso, dal CTU che è riconducibile alla stessa strana, stranissima filiera.

    Se la mamma non consente l’accesso al papà, in una storia il bambino viene tolto alla mamma o viene dato alla Casa Famiglia. In un’altra CTU, se la mamma non consente l’accesso al papà, il bambino resta comunque con la mamma. Allora, non dobbiamo sperare che la scienza ci attraversi, dobbiamo sperare di trovare un Giudice o un Perito che guardi al bene del bambino. Ma la vera vittima - in questa

    scienza che non c’è - è il bambino perché il sacrifico massimo non viene mai richiesto alla mamma o al papà. Ma al bambino. Costretto a stare con l’uno o con l’altro, anche se non è la scelta migliore; o al bambino che viene allontanato e viene collocato in una struttura dove perderà tutte le sue radici, i suoi giochi, i suoi compagni, dimenticherà quanto era bravo a giocare a basket, a tennis, i bei voti che prendeva a scuola, il corso di chitarra che seguiva con amore.
    Tutto viene raso al suolo.
    E se quel bambino piangerà, si arrabbierà, si dispererà, gli verrà somministrato “giustamente” un po’ di Ritalin. Perché così verrà contenuta la sua “iperattività”. Ovvero il suo disagio, la sua protesta.

    Non c’è niente di buono, in tutto questo. C’è un Sistema che deve essere visto per quello che è. Esattamente per come ve l’ho mostrato. Non è una mia interpretazione dei fatti. E chi tra voi fa questo lavoro - dall’una o dall’altra parte - sa che è così. 

    Quindi c’è, sì, la necessità di riformare la Legge 328/2000, che ha creato e consentito tutto ciò. Ma c’è anche la necessità che i Protocolli Scientifici vengano rivisti. Che le CTU non possano essere il regno della Psichiatria. Perchè se il problema è familiare, deve essere risolto da un Familiarista, da un Pedagogista Familiare, da un Educatore, da un Insegnante, a seconda di quella che è l’anamnesi familiare. Non da un Patologo, non da uno Psichiatra. 

    Perché le persone possono, sì, impazzire; ma possono impazzire di dolore. Quindi interpretare il disagio familiare come originato da un disagio psichiatrico, di tipo patologico significa stabilire che ogni famiglia  a rischio, significa dire fin da subito: “la nostra società è finita qui”. Perché quando distruggi la Famiglia, distruggi la Società.

    E il dato allarmante qual è?
    Il fatto che 500.000 bambini siano affidati ai Servizi Sociali.

    Sapete quanti bambini nascono in Italia ogni anno?
    Nel 2018 - ultimo dato disponibile - 449.000.
    Quindi, tra poco, tutti i nostri figli saranno d’ufficio affidati ai Servizi Sociali.

    Io credo che la Comunità Scientifica tutta debba fare proprio questo grande problema, perché non può essere lasciato solamente alla valutazione del Governo e delle Commissioni; sappiamo da chi sono state composte le Commissioni di Governo e non possiamo dunque aspettarci niente di diverso dal passato.
    L’ultima Commissione nominata dal Ministro Bonafede vede al suo interno il Presidente dell’Ordine degli Psicologi, Neuropsichiatri, il Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali… E allora chi controlla chi? Chi valuta chi?
    È come se agli esami di Stato la commissione esaminatrice fosse composta da studenti e nemmeno dai più brillanti. 

    È importante che noi tutti comprendiamo questa condizione, di cui non si parla all’interno delle Comunità Scientifiche; è invece un problema nostro che dobbiamo che assumere come tale.
    Ed è così importante come le più importanti scoperte della Scienza.
    Condividiamo. E facciamo di tutto questo il nostro prossimo tesoro aggiunto.

     

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  • Giulio Tarro most important virologist of the year and nominated for the Nobel award, receives the "Salus Divinae"

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    Giulio-Tarro---Salus-Divinae

    Giulio Tarro, MD, Ph.D, Chairman of the committee on Biotechnologies of Virussphere World Academy of Biomedical Technologies (WABT), Unesco, Paris, was yesterday awarded by Dr. Michael Alexander Barnes CEO of Cybermed Europe, with the International Award "Salus Divinae" 2019, for outstanding scientific achievement and promotion of science.


    This special award established by "Cybermed Europe" Institute for Higher Medical Scientific Information and Research stands out based on professional achievements, academic achievements, leadership skills, proper information and communication, years of experience in the field, other affiliations and contributions to the community.


    The ceremony took place in the prestigious "Sala Baracca" at Casa dell’Aviatore, Rome Air Force Officers Club during the "Una medicina per la Gente" event organized by the "Norman Academy" non-profit association, incorporated in the State of Florida USA, association of which Prof. Tarro is the President.

  • Norman Academy 27 Ottobre 2018

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    NORMAN ACADEMY

    Sabato 27 Ottobre 2018

    Ore 16.30

    Casa dell'Aviatore

    Circolo Ufficiali dell'Areonautica

    Viale dell'Università, 20

    00185 - Roma

    +39 064927161

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