Aumentano le infezioni alimentari in Europa, con i casi di salmonella che hanno ripreso a salire dopo diversi anni di calo. Lo afferma il rapporto pubblicato dal Centro Europeo per il controllo delle Malattie (Ecdc) e dall'Efsa, l'autorità alimentare, che segnala quasi 100mila casi di salmonellosi nel 2016 con le uova che si confermano il veicolo principale.
Per la salmonella si registra un aumento del 3% del numero dei casi dal 2014. Anche i focolai registrati lo scorso anno, 4786, sono leggermente di più rispetto al 2015, e in circa metà dei casi il veicolo di infezione sono state le uova. «L'aumento» commenta Mike Catchpole dell'Ecdc «è preoccupante, e ci ricorda che dobbiamo rimanere vigili. Anche in un momento di grande consapevolezza del rischio e con programmi nazionali di controllo in campo servono azioni continue sia a livello di Unione Europea che di singoli stati». Per quanto riguarda le altre infezioni alimentari più comuni quella da Campylobacter è stata riscontrata in oltre 246mila persone, con un aumento del 6,1% rispetto al 2015, e anche le listeriosi sono cresciute, con 2.536 casi (+9,3%) e 247 morti. L'Italia in generale rispetta i trend europei, anche se per la salmonella il nostro paese rimane nella fascia con meno segnalazioni, sotto le 6,8 ogni 100mila abitanti.
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