La Banca popolare di Bari smetta di far pagare alle farmacie il costo dei bonifici effettuati su mandato dell’Asl per rimborsare le distinte contabili. In caso contrario, Federfarma ricorrerà in giudizio per recuperare le somme indebitamente percepite negli ultimi dieci anni attraverso questa pratica. E’ quanto intima la diffida che il presidente del sindacato titolari avellinese, Mario Flovilla, ha inviato nei giorni scorsi all’Azienda sanitaria locale e all’istituto di credito: «La banca barese applica questo addebito da tempo immemore» spiega Flovilla a Filodiretto «finora nessuno aveva sollevato obiezioni per quieto vivere, ora però il costo comincia a farsi sentire: ogni mese ci vengono addebitate due dcr, la primaria e quella regionale per servizi e integrativa. Cinque euro a distinta vogliono dire dieci euro al mese, 120 euro a farmacia in un anno. Non sono un capitale, ma per un piccolo esercizio rurale – e qui nell’avellinese rappresentano la maggioranza – sono soldi che potrebbero essere utilizzati in modo più utile all’impresa».
Ed ecco la diffida, che minaccia ricorsi e richieste di rimborso per 1.200 euro a farmacia. «Il ragionamento è semplice» continua Flovilla «la banca è già pagata dall’azienda sanitaria per il servizio di tesoreria, non può addebitare alle farmacie il costo dei bonifici eseguiti per suo conto. Né, tanto meno, può addebitarli sulle somme rimborsate: se il mandato dell’Asl dice che alla mia farmacia vanno rimborsati mille euro, la Popolare deve versami mille euro e non 955». Finora però nessuna risposta, né dall’Azienda sanitaria né dalla banca: «Io però non faccio passi indietro» conclude Flovilla «il sindacato lavora per tutelare le farmacie che rappresenta».
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=15911&titolo=Avellino,-diffida-di-Federfarma-per-la-banca-che-addebita-i