La schisandra chinensis è una pianta rampicante legnosa originaria della Cina settentrionale, nord orientale e delle regioni che confinano con la Russia e la Corea del Nord, su cui crescono i tipici frutti che giunti a maturazione assumono la forma di una bella bacca rossa, ed è conosciuta e apprezzata dalla medicina tradizionale cinese già da moltissimo tempo, fin dall’antichità.
Il nome originale dei suoi frutti è “Wu Wei Zi”, ovvero la bacca dei cinque aromi. Le bacche, infatti, hanno un sapore acido, dolce, salato, amaro e pungente allo stesso tempo, un aspetto che la medicina tradizionale cinese ritiene molto importante. Infatti il sapore delle bacche è dovuto alla loro composizione formata principalmente da un olio essenziale molto ricco, perché contiene numerosi tipi di acidi (citrico, malico, ...), monosaccaridi, resina, peptina, fosfolipidi, tannini, steroli e un’importante quantità di vitamine A, C ed E.
La schisandra, innanzitutto, è conosciuta per essere un ottimo adattogeno. I suoi principi attivi agiscono positivamente sul nostro corpo per farlo, appunto, “adattare” a un periodo di forte stress, come per esempio l’arrivo della stagione fredda o momenti di tensione emotiva. Gli effetti sono quelli di un globale miglioramento dell’umore e delle riserve energetiche, placando anche eventuali episodi di “fame nervosa”, tipici nelle persone che si sentono spossate e psicologicamente fragili.
Questa pianta e i suoi frutti hanno anche effetti positivi sulla pressione, sul metabolismo, sulla pelle ed è anche un buon antiossidante. Uno degli aspetti più interessanti, però, è la sua capacità di aiutare la rigenerazione delle cellule epatiche e, in generale, il normale funzionamento del fegato.
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