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Cresce la preoccupazione dei governi regionali per i soldi che la Legge di Bilancio metterà il prossimo anno sul piatto del Ssn. Contribuisce l’accordo raggiunto ieri nella Conferenza Stato-Regioni sul riparto del Fondo sanitario 2017, rivisto e corretto nelle cifre dopo lo strappo compiuto la primavera scorsa dalle amministrazioni a statuto speciale, che si erano chiamate fuori dai tagli del Governo.
Risultato, per quest’anno il Ssn deve rinunciare a più di 400 milioni di euro, che aggiunti agli 800 e rotti da destinare ai due fondi del Ministero per i farmaci innovativi fanno calare il budget della sanità pubblica dai 113 miliardi promessi dalla Manovra 2016 a 111,7 miliardi. E non basta: se dal totale si sottraggono le risorse vincolate e programmate, alla fine la quota indistinta del Fondo sanitario – sulla quale si quantificano tra le altre cose i tetti di spesa per la farmaceutica convenzionata e ospedaliera – si ritrova in dote poco meno di 109 miliardi.
E l’anno prossimo potrebbe essere ancora peggio: il taglio determinato dalla “ribellione” delle Regioni a statuto speciale, infatti, non sarà più di 400 ma di 600 milioni di euro, cui potrebbero aggiungersi altri 300 milioni generati dai risparmi assicurati dai nuovi Lea, i Livelli essenziali di assistenza, e destinati dal Governo a spese “non sanitarie”. Fatti quattro conti, i governatori si sono resi conto che nel 2018 il Fondo sanitario potrebbe crescere molto meno del miliardo promesso originariamente. E così, approvato il riparto 2017, sono subito partiti i primi segnali di mobilitazione.
Qualche segnale era già arrivato l’altro ieri da Venezia, dove gli assessori alla Sanità delle Regioni si erano dati appuntamento per un summit internazionale sulla contabilità finanziaria dei sistemi sanitari: in apertura l’assessore del Veneto, Luca Coletto, ha fatto un generico riferimento a politiche di «tagli che, nella sanità, hanno raggiunto il limite della sopportabilità». Ieri invece è toccato al governatore della Liguria, Giovanni Toti, esprimere forti critiche sulla Legge di Bilancio:«Valuteremo il testo appena ci verrà trasmesso» ha detto «siamo già pronti a convocare una Conferenza straordinaria delle Regioni giovedì prossimo per presentare i nostri emendamenti. Si tratta di una Finanziaria che è in continuità con quelle degli anni passati e quindi penalizzante per gli enti locali e le Regioni in particolare». E il clima politico comincia già a riscaldarsi.
http://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=15757&titolo=Fondo-sanitario,-dal-riparto-2017-ombre-sulle-cifre-per-il-n
