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La malattia è anche conosciuta come: cattiva digestione, digestione lenta, disturbo della funzione digestiva, disturbo gastrico benigno, indigestione, patologia dispeptica.
Se dopo aver mangiato si avverte una sensazione di stanchezza, sonnolenza e fastidio e/o dolore alla parte superiore dell’addome, probabilmente è colpa della digestione troppo lenta. Questo disturbo, noto come dispepsia, può dipendere da:
• problemi organici: ridotta funzionalità dei movimenti gastrici, carenza di enzimi digestivi prodotti da stomaco e pancreas
• stile di vita: stress, cattiva o insufficiente masticazione, sbalzi di temperatura dopo i pasti, forti emozioni
• cattive abitudini alimentari: alimenti pesanti o difficili da digerire, oppure troppo freddi o troppo caldi, caffè, spezie, ecc.
• sostanze nocive per lo stomaco: farmaci (eritromicina, FANS, alendronato), alcolici, tabacco
• malattie gastroesofagee: malattia ulcerosa peptica, disturbi della motilità, reflusso gastroesofageo, tumori maligni esofagei o gastrici.
Secondo le statistiche, almeno quindici milioni di italiani (una persona su quattro) soffrono di dispepsia e, secondo recenti studi condotti non solo in Italia ma anche in Gran Bretagna, Norvegia e Stati Uniti, la comunità dei dispeptici oscilla tra il 20% e il 40% della popolazione. Tuttavia, sono pochi coloro che prestano attenzione a tali segnali, ne analizzano le origini, per poi fare ricorso a rimedi semplici, corretti e funzionali.